NBA, cosa è successo nel Draft 2024 e i piani degli ambiziosi New York Knicks

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nba draft 2024
Jalen Brunson, New York Knicks. Credits: IPA Agency.

In archivio il Draft NBA 2024, l’evento che ogni estate segna l’inizio delle trattative di mercato, in attesa dei ‘botti’ della Free Agency.

DRAFT LOTTERY MADE IN FRANCE

Ben 3 gli atleti francesi scelti nelle prime 6 posizioni, con l’ala Tidjane Salaun finita a sorpresa agli Hornets con il N.6.

Zaccharie Risacher ha superato il connazionale Alex Sarr nella corsa alla prima scelta assoluta in mano agli Hawks, mentre il big man è stato selezionato subito dopo dagli Wizards.

Nonostante l’infortunio Nikola Topic è stato scelto al N.12 dai Thunder, una delle poche franchigie che può permettersi il lusso di utilizzare una Lottery Pick per un prospetto che con ogni probabilità non scenderà in campo nella prossima stagione.

Al N.25 torna la Francia protagonista con Pacome Dadiet, promettente esterno finito ai Knicks.

SECONDO GIRO NEL SEGNO DI BRONNY JAMES

Inutile girarci intorno, chiunque ha seguito il secondo giro la notte scorsa non vedeva l’ora che i Lakers fossero ‘On the Clock’ al N.55. Il motivo? Scegliendo Bronny James, i gialloviola nella prossima stagione potranno contare su un inedito duo padre-figlio. Con buona pace dei tanti – troppi?- detrattori del Prescelto.

Vediamo il resto delle scelte:

nba draft 2024 secondo giro

I KNICKS FANNO SUL SERIO

Dopo una vita senza reali ambizioni di titolo, possiamo finalmente dire che i New York Knicks sono tornati.
Grazie ad una rarissima trade con l’altra sponda della Big Apple, il Front Office ha aggiunto un pezzo da 90 come Mikal Bridges al terzetto Made in Villanova composto da Jalen Brunson, Josh Hart e Donte DiVincenzo. In assoluto sono decisamente troppe le 6 prime scelte future più lo swap nel 2028 ricevute dai Brooklyn Nets, ma il Front Office ha trascorso diverse stagioni ad accumulare asset in attesa del momento giusto per fare All-In. Bridges non è una classica star, ma può diventarlo nel sistema utilizzato da Thibodeau, insieme ad alcuni compagni di squadra che conosce da una vita.

Grazie alle nuove regole, che consentono di negoziare con i propri Free Agent dal giorno dopo il termine delle NBA Finals, i Knicks hanno definito anche la conferma di OG Anunoby con un quinquennale da circa 212.5 milioni. Anche qui il discorso è simile, in tempi di All-In non si può rischiare di perdere un pezzo grosso come l’ala ex Raptors.

Rimane da definire la situazione di Isaiah Hartenstein, big man tra i protagonisti della scorsa annata, cui New York non potrà offrire più di 72.5 milioni in 4 anni. Basteranno?