Romeo Sacchetti: “Il Poz si fa amare e vale più di tutto”

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Il ct Meo Sacchetti ed il capitano Nicolò Melli (Twitter Italbasket)

Intervistato sul tema nazionale da Il Corriere dello Sport, l’ex Commissario Tecnico dell’italia Romeo Sacchetti, parla della sua esperienza da selezionatore e commenta il nuovo corso targato Gianmarco Pozzecco. Romeo Sacchetti che fu esonerato per lasciare spazio a Pozzecco.

Sul valore della sua esperienza con la nazionale

“Da giocatore 100, da allenatore 30. Credo sia più bello giocare che allenare. Da atleta ho vinto tanto con la maglia azzurra. Da allenatore mi sono tolto delle belle soddisfazioni e sarò sempre grato a Ettore Messina, fu  proprio lui a propormi per il ruolo di Commissario Tecnico”.

Sulla chiamata di Ettore Messina

“Era l’estate del 2017. Mi telefonò. Pensavo fosse una chiamata per chiedermi un parere sui miei giocatori in chiave nazionale, e invece mi propose di allenare. Mi venne quasi un colpo. Mai mi sarei aspettato una cosa del genere. Messina mi disse che il Presidente era già a conoscenza di questa sua idea e, successivamente, mi avrebbe chiamato. Fu una bellissima sorpresa”.

Sull’ipotesi passo indietro a Tokyo

“Dopo che vincemmo il Pre Olimpico battendo la Serbia, rivelai questa mia volontà allo staff. Loro mi scoraggiarono dicendomi che mi ero guadagnato questa opportunità e avrei dovuto proseguire il mio lavoro. Volevo dare la squadra a Ettore per sdebitarmi. In fondo, lui ha vinto ovunque, ma gli mancavano i Giochi Olimpici”.

Su Pozzecco

“L’ho allenato. Era un vulcano da giocatore ed è rimasto così anche in veste di allenatore. Si fa amare dai suoi giocatori e questo vale più di qualunque aspetto tecnico o tattico”.

Stefano Sanaldi
Quello con la palla a spicchi è stato amore a prima vista. Una volta appese le scarpe al chiodo, ho deciso di allenare le nuove generazioni per rimanere in questo fantastico mondo. E poter scrivere di pallacanestro è un piacere e un onore.