Hack a Stat: influenzare il Pace – Parte 1

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Pace

Bentornati su Hack a Stat! Con questo e i prossimi articoli andremo ad analizzare un importante aspetto di gioco, ovvero il Pace. In particolare, scopriremo come sia possibile influenzare tale statistica offensivamente e difensivamente.

Il Pace è una delle statistiche avanzate più importanti e al tempo stesso semplici: un numero che ci mostra la velocità media di gioco di una squadra. In altri termini, il Pace identifica l’ipotetico numero di possessi giocati da una squadra nell’arco dei tempi regolamentari (in modo da confrontare tali valori sempre su una base di 40 – o 48 – minuti di gioco).

Conoscendo il ritmo di gioco, possiamo intuire con più facilità se alcuni contributi statistici sia effettivamente buoni: una squadra che perde 10 palle giocando 80 possessi sarà migliore di una che ne perde lo stesso numero giocando però 60 possessi.
Il Pace ci fornisce inoltre un utile dato per comprendere quale sia lo stile di gioco di una squadra: un Pace alto è spesso associato al run’n’gun ad esempio.

È anche vero però che attorno al Pace aleggiano comunque alcuni dubbi, data la sua natura matematica. Infatti, il Pace si ottiene mediando i possessi offensivi di una squadra e dell’avversaria: quanto quindi il valore finale è influenzato da quest’ultima? Quanto la difesa avversaria può influenzare il Pace di una squadra? Il valore finale rispecchia davvero lo stile di gioco di una squadra o è la squadra a farsi influenzare dal ritmo di gioco avversario? Nel corso di questo e dei prossimi articoli andremo a rispondere a tutti i quesiti.

Cominciamo dunque da un aspetto di gioco che spesso influenza il ritmo: la transizione o contropiede. È banale: sfruttare la transizione porta a realizzare canestri in pochi secondi e di conseguenza nell’arco di una partita si giocano più possessi. Intersechiamo quindi il Pace delle squadre NBA con la frequenza di transizione:

 

Come ci si poteva attendere, l’aumentare della frequenza di transizione aumenta anche il Pace. I Bucks sono l’esempio lampante di questa correlazione.
Esistono però dei casi particolari, come ad esempio i Raptors: primi per frequenza di transizione, ma nella media per Pace.
La correlazione tra transizione e Pace è reale, ma è pur sempre una tendenza generale: la transizione non è infatti l’unico fattore ad influenzare il Pace. I Raptors dimostrano come non basti sfruttare la transizione per alzare il ritmo di gioco generale.

Per comprendere tale aspetto basta intersecare il Pace con i secondi utilizzati da ogni squadra prima di un tiro (non vengono conteggiati i secondi tiri, ovvero quelli dopo un rimbalzo offensivo):

 

In questo caso troviamo ovviamente un andamento ancora più lineare che mostra come i Bucks non solo sfruttino tantissimo la transizione, ma in generale cerchino tiri nella prima parte di azione (mediamente tirano dopo 12/13 secondi di azione). Al contrario i Raptors detengono un valore di secondi per azione più alto e ciò influenza il loro Pace. Ecco dunque spiegato come mai la squadra canadese, pur sfruttando la transizione, non abbia un Pace altissimo.

E dal punto di vista difensivo? Concedere più o meno contropiedi all’avversario influenza allo stesso modo il Pace? Intersechiamo i due dati.

 

In questo caso notiamo una tendenza meno marcata, dovuta al fatto che le frequenze di transizioni avversarie siano meno eterogenee. Ho infatti mantenuto gli stessi limiti dell’asse Y tra il primo e il quest’ultimo grafico proprio per evidenziare tale fatto.
Come mostrato in un precedente articolo, in NBA si cerca di limitare la transizione avversaria sacrificando la lotta a rimbalzo offensivo: mediamente infatti nelle ultime stagioni si catturano il 20-25% delle chance di rimbalzo offensive (in Eurolega tale dato si attesta attorno al 28-30%). Ecco il grafico che mostra come non contestando rimbalzi in attacco si conceda meno transizione:

 

Tornando all’influenza tra Pace e transizione avversaria, c’è anche una altro fatto che spiega quell’andamento; nel corso della stagione si incontrano sia squadre che vogliono sfruttare la transizione che squadre più lente: la frequenza media di contropiede avversaria sarà quindi attorno alla media di Lega, come poi mostrato nel grafico precedente.

Queste prime analisi sembrano quindi dirci che il Pace sia più influenzato da ciò che si esegue in attacco rispetto a cosa fanno gli avversari. Nei prossimi articoli continueremo tale analisi per comprendere ancora meglio tale aspetto.

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Cappe
Baskettaro a tempo perso, nerd a tempo pieno. Così malato di numeri che se non trovo la statistica che mi aggrada, me la creo da solo [cit.].

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