Nelle ore immediatamente precedenti al quarto di finale di Coppa Italia contro l’Aquila Trento, Ettore Messina ha tracciato un profilo sulle condizioni attuali e sulle prospettive future della stagione e del progetto Olimpia Milano. Lo ha fatto rispondendo alle domande di Paolo Bartezzaghi della Gazzetta dello Sport: sul cartaceo la versione integrale, qui i passaggi più significativi anche oltre all’imminente sfida con gli uomini di Galbiati, tra cui la conferma di Messina della volontà societaria di àncorarsi a Nicolò Melli.
Sul format della Coppa Italia: “La Coppa Italia è bellissima per chi la vince. Perfino la NBA ha inserito in torneo con una formula simile perché le partite “dentro fuori” piacciono a tutti. E porta grande attenzione sul basket ad alto livello.”
Sugli alti e bassi dell’Olimpia Milano: “I giocatori sono bravi ed esperti, problemi di testa non ce ne sono. Non abbiamo avuto continuità nel roster e quindi poche occasioni di giocare tanto assieme […] Nei momenti di difficoltà, in attacco abbiamo avuto poco equilibrio dentro e fuori l’area.”
Sul ritorno di Napier: “Per la lucidità nelle scelte, molto bene. Sta pensando troppo alla squadra, le percentuali al tiro non lo stanno aiutando.”
Sulle condizioni di Mirotic e Baron: “Per Nikola stiamo seguendo le indicazioni dello staff medico per il suo utilizzo. Finora ha fatto molto bene nel ruolo di ala forte. Billy invece sta facendo altre visite al gomito infortunato. È ancora lontano dal rientro.”
Sul tesseramento di McGruder: “Vogliamo tenere l’ultimo tesseramento che abbiamo a disposizione in caso di necessità. Lui lo sa e ha accettato la situazione. È un ragazzo di qualità.”
Sul rendimento degli “italiani”: “In campionato ci stanno aiutando molto. A causa degli infortuni, Bortolani e Flaccadori hanno avuto spazi anche in Eurolega. La coppa sarà un momento importante per loro.”
Ancora Messina, sulla scadenza di contratto di Nicolò Melli: “Lui sa da tempo che la volontà della proprietà è che rimanga con noi ancora a lungo.”
Gettare acqua sul fuoco in un momento delicato della stagione o, molto più plausibilmente, la conferma di un progetto che, grazie al sostegno incondizionato di Giorgio Armani, ha la possibilità e la lungimiranza di guardare oltre la singola stagione e il singolo risultato?