Il 12 Settembre si è svolta a Trento la presentazione ufficiale della nuova guardia dell’Aquila, Jordan Ford. Il Presidente della Dolomiti Energia Trentino Luigi Longhi gli ha dato il benvenuto con queste parole:
Siamo molto contenti di averlo qui perché Jordan è stato uno dei primi giocatori su cui abbiamo puntato quest’estate. È reduce da una Summer League di ottimo livello, durante la quale le sue eccellenti prestazioni ci hanno spesso fatto temere che il giocatore potesse destare l’interesse di diverse franchigie NBA. È un giocatore che ci piace molto, che secondo noi si sposa bene con l’idea di gioco di Paolo e ha già dimostrato nelle prime uscite di essere un giocatore di alto livello.
La parola è passata poi a Jordan Ford:
Cosa ti ha portato a scegliere Trento?
Trento è un ottimo posto per cominciare la mia carriera europea. Qui sono esplosi tantissimi giocatori soprattutto nel mio ruolo e questo ha influito molto nella mia scelta, e non vedo l’ora di giocare per un allenatore vincente in una squadra vincente.
In passato il tuo ruolo è stato ricoperto da giocatori che hanno fatto molto bene. Percepisci della pressione?
Conosco Gutierrez perché ci ho giocato insieme al Peristeri, mentre non conosco personalmente Craft ma l’ho visto spesso giocare ai tempi del college. Credo che i miglioramenti che entrambi hanno fatto a Trento sono stati impressionanti. Sinceramente non voglio mettermi troppa pressione addosso, sono sicuro che riuscirò a dimostrare le mie qualità in campo e ho molta fiducia in me stesso.
Le tue prime impressioni sulla squadra?
Credo che stiamo sempre più trovando una chimica di squadra, sto pian piano capendo quali sono i vari punti di forza e di debolezza dei vari compagni e sono sicuro che col passare del tempo miglioreremo sempre di più.
Cosa non ha funzionato nella tua prima esperienza in Grecia?
Sono arrivato in Grecia subito dopo aver giocato nella bolla della G-League durante la pandemia, quindi l’ambiente è stato piuttosto surreale e di sicuro non mi ha aiutato nell’ambientamento. In più il fatto che sono stato in Grecia per solo due mesi, giocando poche partite non mi ha aiutato ad esprimermi al meglio.
Cosa ne pensi del gioco di coach Galbiati? Pensi si possa sposare bene con le tue caratteristiche?
Adoro il modo di giocare del coach, vuole giocare ad alto ritmo e credo che questo sia il tipo di pallacanestro che mi faccia esprimere al meglio e quindi penso che sia una filosofia che faccia bene sia a me che alla squadra.
Ti piace il fatto che l’allenatore ti usi sia come playmaker che come handler secondario?
Sicuramente è una cosa che sono disposto a fare, Quinn Ellis è un ottimo playmaker e sin dalle prime partite è riuscito molto bene a servirmi per dei tiri aperti. In generale credo che in certi momenti giocare lontano dalla palla possa giovare al mio gioco.
Vista l’ottima Summer League che hai fatto, non pensi di essere stato troppo precipitoso nella scelta di Trento quando invece avresti potuto aspettare delle offerte magari di squadre più blasonate?
Con il senno del poi è sempre più semplice valutare le scelte. Confrontandomi con il mio agente ho pensato che Trento fosse il posto giusto per cominciare l’esperienza europea e non potevo rischiare di perdere questa opportunità nel caso le cose fossero andate diversamente.
Le principali differenze tra basket europeo ed americano?
Direi che nel basket europeo l’area è molto più chiusa, il che mi dà la possibilità di aprire il campo con il mio tiro da tre. Il gioco è molto più fisico e viene utilizzato molto di più il gioco in post basso, mentre in America viene raramente utilizzato per finalizzare l’azione.
Un aspetto su cui pensi di dover migliorare?
Una cosa su cui cerco di migliorare ogni anno è il lato difensivo. Cerco di mettere più fisicità perché so di essere un esterno sottodimensionato che viene spesso cercato dai giocatori con maggiore stazza, perciò devo lavorare per rendere a questi giocatori la vita più complicata.
Qual è stato il tuo impatto con la città e quali sono i tuoi hobby fuori dal campo?
Adoro la città, non ho ancora avuto la possibilità di visitarla tutta ma per ora i posti in cui sono stato mi sono davvero piaciuti, ho visitato il centro che è fantastico, mangiato dell’ottimo cibo e sono sicuro che avrò la possibilità di scoprire nuovi spot durante la stagione. Per quanto riguarda i miei hobby fin da bambino mi ha sempre appassionato il gioco degli scacchi, sono anche stato campione della California, in più mi piace molto anche giocare a ping-pong per divertirmi nel tempo libero.