ACB: colpaccio Burgos, sorpreso il Real!

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Fonte Twitter ACB

Il Real Madrid apre insieme al San Pablo Burgos la seconda giornata del girone B del torneo finale della ACB. All’esordio i blancos avevano superato Gran Canaria, mentre Burgos aveva regolato Saragozza. Oggi queste due formazioni si affrontavano nel primo match pomeridiano, quello delle 15:30 spagnole, ma anche italiane…

Il Real comincia con la solita fiammata iniziale, pronti via ed è 2-12, Burgos però risponde mettendoci la giusta intensità ed aggressività, aggiungendoci anche il giusto tocco di sano caos. In questo modo e trovando le giuste misure difensivamente, la squadra proveniente da Castilla y Leon riesce a tornare a contatto, rispondendo con un contro parziale di 16-2, riuscendo da lì in poi a restare a contatto e pure a condurre a tratti.

Tatticamente l’uomo chiave del match potrebbe essere Walter Tavares, devastante vicino ad entrambi i ferri, sia in rim protection che a rimbalzo e in appoggio in fase offensiva. Tuttavia, il lunghissimo capoverdiano ha sofferto difensivamente lontano da canestro Jasiel Rivero. Il cubano ha dimostrato di essere pericoloso pur essendo distante dal pitturato, costringendo Pablo Laso a diversi adattamenti. Ad esempio, lo spazio concesso a Mickey e Garuba, fuori per turnover alla prima, oltre ad un cambio di accoppiamenti che ha dirottato Deck sulla capigliatura blu fosforescente di Rivero.

Nel terzo quarto, Burgos prova addirittura ad allungare, raggiungendo il massimo vantaggio sul +10, grazie a McFadden e lo stesso Rivero. Llull e compagni corrono ai ripari, mettendoci una pezza e arrivando all’ultimo decisivo quarto sotto di sei, sul 68-62. Nella frazione finale sale in cattedra Rudy Fernandez e, con una bomba in transizione ancora di Sergio Llull, i madrileni trovano il vantaggio (74-72) con ancora 5 minuti sul cronometro. Il finale è a viso aperto, i ragazzi di Penarroya hanno un cuore enorme e reagiscono con le triple dei soliti McFadden e Rivero. Campazzo e i liberi di Mickey ridanno vita al Real che ristabilisce la parità a quota 81, ad un minuto e mezzo dalla sirena. Il finale ha dell’incredibile, per San Pablo ci sono i liberi di Benite e Bassas, mentre quelli di Madrid sprecano le loro chance in attacco. Cruciali gli errori di Jordan Mickey che sul -2 regala un passaggio agli avversari e dall’altra parte spende un fallo che concede i liberi decisivi. All’ultima spiaggia, Randolph completa la frittata scagliando in mezzo alle gambe di Campazzo la rimessa dopo il canestro del -4 subito. I liberi di McFadden e una penetrazione ininfluente di Llull servono solo a definire il risultato nei secondi finali. Con il punteggio di 87-83, Burgos compie l’impresa sconfiggendo i colossi del Real Madrid.

Laso avrà motivi per arrabbiarsi, sebbene tanti meriti vadano alla preparazione tattica del coach avversario. Qualche problema nel reparto lunghi: Tavares chiude con 12 e 10 rimbalzi, ma sul perimetro è stato un minus, Mickey ne segna 8 compiendo degli errori nel crunch time e Garuba, provato anch’egli, forse non è ancora pronto per partecipare alla rotazione dei centri. I lampi di Llull e Fernandez sono ancora fondamentali (11 punti per il primo, 8 per il secondo), Carroll fa il suo, però dietro è sistematicamente battuto da McFadden, mentre Campazzo chiude da top scorer con 13 punti, nonostante qualche sbavatura.

Una bellissima storia, invece, quella di Burgos, entrata nel mondo della pallacanestro soltanto nel 2015 (anno di fondazione del club), in ACB da soli tre anni ed arrivata alla fase finale con il decimo piazzamento nella regular season mozzata. Ciò aggiunge storicità a questo trionfo, che, come detto, è frutto in parte dell’ottimo lavoro di Joan Penarroya, coach alla terza esperienza importante in Liga Endesa. Prova maiuscola, ovviamente, anche da parte di tutti i giocatori a referto, specialmente in fase difensiva. Rivero fondamentale per aprire il campo (13-6 per lui), Fitipaldo e Bassas metronomi promossi, che sommano 23 punti in due. Positivo anche l’altro passaportato italiano, Benite (oltre a Bruno Fitipaldo, appunto), che segna 8 punti e non fallisce due liberi molto pesanti. Ottimo il serbo Apic, in uscita dalla panchina, che si ricorderà di questo incredibile risultato per aver mandato al bar Llull con una finta ed aver chiuso con uno schiaccione. Anche l’ex Reggio Emilia, Pablo Aguilar, non male, ha dato una gran mano a rimbalzo, strappandone 11, oltre a scrivere a referto 8 punti.

Most Valuable Player della partita è Thad McFadden, a dir poco fondamentale in fase realizzativa. Nonostante non abbia mai trovato ritmo da tre punti, 1/6 dall’arco per lui, la combo guard statunitense, naturalizzata georgiana, ha dato una gran mano con 18 punti (5/5 ai liberi), 3 rimbalzi e 3 assist. Menzione speciale d’obbligo per Rivero e la sua acconciatura rodmaniana.

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