Amedeo Della Valle, giocatore della Pallacanestro Brescia, ha parlato ai nostri microfoni rilasciando un’intervista nella quale ha descritto il suo ritorno in Italia dove sta cercando di essere sempre più leader di Brescia, ma ha anche raccontato la sua esperienza all’estero e quelli che sono gli obiettivi di questa stagione e quelli per il futuro.
– La scorsa stagione hai giocato in Spagna e Montenegro: hai notato molte differenze rispetto al basket italiano? Se sì c’è stato qualche aspetto in cui hai faticato ad ambientarti sia per quanto riguarda i campionati nazionali che l’ABA League che l’Eurocup?
Ci sono tante differenze soprattutto nel campionato spagnolo nel quale le squadre sono molto complete e i centri hanno una stazza più elevata rispetto al campionato italiano.
Penso invece che nell’ABA League ci siano delle squadre molto organizzate che giocano molto bene a basket e dei giocatori molto intelligenti e questa credo sia una delle caratteristiche principali.
Tra le cose in cui ho faticato ad ambientarmi c’è di certo il fatto che era il primo anno che giocavo da professionista all’estero quindi, ad esempio, lo stare da solo in un anno difficile come quello del Covid-19 dove c’era spesso il lockdown non è stato semplice.
– Cosa ti ha spinto a rientrare in Italia e cosa ti ha convinto del progetto di Brescia?
Cercavo un progetto che puntasse su di me e che puntasse ad avermi mettendomi in un ruolo centrale perchè io, ovviamente, sono convinto delle mie qualità e avevo voglia di tornare ad avere un ruolo da protagonista.
Il signor Ferrari è arrivato molto presto e mi ha fatto sentire importante e questa cosa è stata, appunto, la chiave.
– Tra i tuoi compagni sei uno dei giocatori che conosce meglio il campionato italiano: quale è stato il tuo contributo anche nel riuscire a far ambientare al meglio i giocatori stranieri che per la prima volta giocano qua?
Semplicemente ho parlato con loro cercando di fargli capire come sono le squadre, i giocatori e come allenano gli allenatori, ma anche cose banali legate alla vita di tutti i giorni aiutandoli ad ambientarsi allo stile di vita italiano.
– Col passare delle partite ti stai confermando sempre più un leader in campo, sei anche attualmente tra i top scorer del campionato, questa cosa ti mette pressione o ti sprona a fare sempre meglio? E in che modo il tuo contributo e il tuo apporto all’interno della squadra possono ancora aumentare?
Sono contento di questo ruolo, anche se dopo le prime tre partite non lo ero, ma quando arrivano le vittorie è chiaro che si sente che il lavoro paga.
Sicuramente bisogna continuare così e bisogna volere sempre di più e cercare di perfezionare gli errori, poichè soltanto essendo molto esigenti riusciremo a fare uno step in più.
– Quali sono i tuoi obiettivi, sia personali che di squadra, per questa stagione e per il futuro?
Io penso che gli obiettivi della squadra siano anche i miei individuali.
Mi piacerebbe trovare una salvezza tranquilla il primo anno con 10 giocatori nuovi e un allenatore nuovo, collaudando il progetto per cercare poi di fare uno step in più la prossima stagione.
Mi trovo bene a Brescia quindi spero che sia una cosa a lungo termine.