Analytics Legabasket: le chicche statistiche del girone d’andata

509
analytics

Il girone d’andata del campionato di Legabasket è andato in archivio, fatto salvo qualche recupero ancora in calendario. Noi, vi abbiamo già esposto il nostro power ranking di questa prima metà di LBA, mentre stavolta, sempre riferendoci a questa porzione di stagione, vi proponiamo un qualcosa inerente alle analytics. Grazie al servizio fornito da InStat, abbiamo raccolto alcuni interessanti dettagli statistici, relativi a queste prime 14 giornate di Serie A. Ecco le statistiche avanzate più affascinanti che vogliamo mostrarvi.

La regina del post: Sassari

Solitamente i numeri e le tendenze statistiche non offrono mai un quadro completamente preciso della situazione di gioco analizzata, tuttavia, in questo caso, i playtypes della Dinamo Sassari ci offrono una visione del basket dei sardi molto vicina alla realtà. Difatti, chiunque abbia visto più di una partita della banda del Poz, avrà notato l’abitudine del Banco di sfruttare le capacità dei propri lunghi spalle a canestro e di far andare molto il pallone dentro l’area. Ebbene, questo è perfettamente riscontrato nelle analytics, in quanto Sassari è la dominatrice della speciale classifica statistica riguardante il gioco in post. La Dinamo ha numeri piuttosto impressionanti in questo fondamentale, sia dal punto di vista del volume, che da quello dell’efficienza. I sardi sono, infatti, la squadra di LBA con la miglior percentuale di trasformazione delle azioni il post (54%), sebbene sia di gran lunga la formazione che lo esplora di più. Il Banco di Sardegna è sia il roster con il maggior numero di tentativi in post, che quello con la percentuale di usage di questo playtype più alta rispetto a tutti i possessi di squadra. Si tratta del 22% di utilizzo, l’8% in più della seconda in questa graduatoria che potete osservare nella tabella sotto. Il perché Pozzecco insista con questo stile di gioco è giustificato dalle percentuali, su 11,3 tentativi in post a gara, Sassari realizza 6,1 canestri, una produzione sostanzialmente doppia rispetto a qualsiasi altra squadra del nostro campionato.

Fonte InStat

Ovviamente, come quasi sempre capita, ad una statistica di squadra molto sopra la media, corrispondono degli ottimi numeri dei singoli che la influenzano. A maggior ragione, quando si parla di un sistema di gioco, c’è bisogno di interpreti che lo eseguano al meglio. In questo caso, a certificarlo c’è la tabella individuale sull’uso del post-up da parte dei singoli. Da questa, si può evidenziare come 3 dei 10 giocatori con più canestri in post in questa prima parte di stagione, siano due giocatori e un ormai ex giocatore di Sassari. Com’era possibile immaginare, Bilan è di gran lunga il post player per eccellenza del nostro campionato, mentre anche Burnell e Tillman (ormai in Turchia) lo hanno esplorato molto, seppur non con la stessa efficienza dello specialista croato (che sta segnando in post-up con un’irreale 61%). Tra l’altro, pure Eimantas Bendzius è uno che fa del post uno dei suoi playtypes preferiti (secondo solo al catch and shoot), mentre è in arrivo un altro giocatore con queste caratteristiche, per alimentare il sistema sassarese. Mi riferisco ovviamente ad Ethan Happ, sul quale potranno esserci dubbi sugli incastri con Bilan, specialmente in difesa, ma che da questo punto di vista si sposa con la filosofia di Pozzecco e staff.

Milano? Sta facendo canestro…

La manifesta superiorità dell’Olimpia Milano tra i propri confini è ormai cosa nota, non a caso i meneghini la fanno da padroni anche in svariate voci statistiche. Ma ce n’è una che più di tutte condensa il comportamento sul parquet di quest’Armani finora: quella della percentuale sui tiri incontrastati. Evidentemente Milano sta, in generale, tirando molto bene e lo ha dimostrato recentemente con le prove balistiche mostrate nel doppio turno di Eurolega. Un numero, però, che fa scalpore in LBA, è quello sui cosiddetti uncontested shot, che l’AX realizza con una percentuale stratosferica rispetto al resto della lega. L’Olimpia costruisce un buon numero di tiri aperti, circa 14,4 a partita, ma ci sono squadre come Treviso, Virtus, Venezia e Reggiana, che ne creano ancora di più. La differenza sta banalmente nel fatto che Milano semplicemente li sta segnando con continuità, parliamo del 49,3%, a fronte 45,4% di Trento, seconda migliore in questa statistica, del 39,5% di media del campionato, e del 32,5% di Reggio Emilia, la squadra che ha tirato più FG non contestati. I biancorossi hanno la qualità, e probabilmente anche la leggerezza mentale giusta, per convertire questi tiri in punti a tabellone con ritmo. Anche se si tratta di conclusioni che rappresentano il 20,5% (approssimativamente, stando alle medie di lega) dei FGA tentati mediamente da una squadra, sono tiri il cui esito fa tutta la differenza del mondo.

Anche qui, Milano può contare su dei tiratori che sono stati abbastanza in striscia e ciò lo evinciamo dalla stessa statistica relativa ai singoli giocatori. Per le scarpette rosse, Delaney, Shields e Roll, sono nella Top 10 della Legabasket per canestri incontrastati segnati, con 1,3 a testa e diverse percentuali personali.

Too hot to handle(r)

In una pallacanestro, specialmente quella europea, in cui il pick&roll sta diventando una situazione di gioco imprescindibile e sempre più utilizzata per attaccare le difese, è bene dare un’occhiata più approfondita ai migliori interpreti di questo schema in LBA. Iniziamo dalle analytics sugli handler, ovvero coloro che giocano i pick’n’roll da portatori di palla, sfruttando i blocchi dei “lunghi” per creare gioco. Dalla tabella qui di seguito possiamo accorgerci di diversi dettagli, in primis, che Darius Thompson e DeWayne Russell sono i due esterni che realizzano più canestri da questo tipo di azione, con il brindisino avanti per efficienza. Stavolta, effettuiamo il processo inverso, passando dal singolo alla squadra, e possiamo notare come Brindisi sia il team che più sfrutta i p&r che si concludono con gli handler protagonista ed è anche una delle più efficienti a fare questo (seconda solo a Cantù e Pesaro). A pari merito con l’HappyCasa, c’è proprio Treviso, entrambe utilizzano il pick&roll degli handler nel 20% dei possessi, non a caso Thompson e Russell sono i due migliori realizzatori da questa circostanza di gioco. Altro accorgimento che possiamo fare è relativo a Jaime Smith, il più efficiente tra i 10 in tabella, il quanto quello con minor numero di tentativi e terzo maggior numero di canestri, grazie al suo sontuoso 63% di realizzazione. L’altra faccia della medaglia è Gary Browne di Trento, che è il giocatore che in tutta la Serie A ha concluso su più pick&roll da handler (5,2 a gara), ma li ha trasformati in canestri solo nel 37% delle occasioni, sintomo di un’eccessiva esasperazione della giocata?

E i rollanti…

Se nei pick&roll i più appariscenti sono quasi sempre i portatori di palla, in un numero minore di occasioni sono anche coloro che portano i blocchi a concludere. Andiamo a vedere come si sono comportati i bloccanti in Legabasket, dividendo le categorie statistiche in base al movimento di roll o di pop. Tra i rollanti, Mekowulu è stato il migliore per canestri segnati dopo il roll, facendolo con un buon 62% (considerando il numero di tentativi), ma anche Cain ha mantenuto la stessa media di realizzazione, con 0,3 tentativi in più a gara. Pure in questo caso, Treviso e Pesaro sono le squadre che più hanno sfruttato i roller sui pick&roll, nel 9% dei playtypes. Tra gli altri dati in tabella, spiccano l’80% di realizzazione di Lee e Bilan, molto efficienti con un campione più esiguo di tentativi (per Bilan non è neanche l’opzione offensiva primaria).

In merito al campione assottigliato di pick&pop giocati, è Luis Scola colui che ama maggiormente questo tipo di soluzione. L’argentino si apre per il tiro 2,5 volte a partita, nessuno nel nostro campionato lo fa con così tanta frequenza. Converte anche questi tentativi con il 44%, un fondamentale che ormai potrebbe spiegare nei clinic avanzati. L’altro giocatore che fa pop con costanza è Luke Maye, che su 1,6 tentativi ha la stessa percentuale di Scola. Interessante il 70% di Hommes su un tentativo a gara, quella del pick’n’pop è una dimensione che dovrebbe esplorare, come detto nel pezzo di scouting su di lui. Fa sorridere la sentenza LeDay, che nelle poche occasioni in cui si è cimentato nel pop, ha sempre segnato, 100%.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui