Nel corso del bellissimo documentario-intervista realizzato da La Giornata Tipo “Trinchieri’s Way”, Andrea Trinchieri ha fatto un parallelo tra pallacanestro lituana e quella italiana.
“La scuola degli allenatori italiana è di altissimo livello. Hanno seccato tutti gli allenatori delle giovanili. Il cecchino li ha seccati tutti. Ad un club non conviene investire, se investe adesso ottiene qualcosa tra cinque o sei anni, forse”.
Sui settori giovanili
“Gallinari poteva nascere vicino Lodi dov’è nato. Poteva nascere a Catanzaro, Alghero. Il punto è che il settore giovanile non crea Gallinari, crea i giocatori di fascia media che giocheranno in Serie A per 10 anni come role players”.
Sulla differenza di mentalità con la Lituania
“In Lituania, come in Serbia, la pallacanestro è il passaporto per una vita migliore e le motivazioni sono imparagonabili: in Italia sai che giocherai e diventa difficile motivarli a lavorare. Questa è la differenza. Noi abbiamo Zalgiris 2 e 3. Tutto è collegato: c’è un ciclo che dura 3-4 anni dove non c’è l’Under 19. Quindi chi gioca nello Zalgiris 3 ha ambizione di giocare nello Zalgiris 2, e chi gioca nello Zalgiris 2 ha come obiettivo arrivare alla prima squadra.”
“Lo Youth Department qui è a livelli assoluti. Ragazzi di oltre due metri, fisicati, atletici. L’unica cosa che manca è un po’ di creatività, ma spero di portarla io.”