Andrejs Grazulis: “Banchi fondamentale nella mia scelta”

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Credits Ipa Agency

Dopo la presentazione di Matt Morgan, tocca ad Andrejs Grazulis. L’ala lettone, arrivata alla Virtus dopo due stagioni di alto livello a Trento, è stato presentato ai media nella sede di Bonfiglioli Spa.

Ad aprire la presentazione è il DG della Virtus, Paolo Ronci, che ha aperto la conferenza stampa:

Oggi presentiamo Grazulis, ancora non l’abbiamo visto perché se l’è presa un po’ calma nel recupero dall’infortunio. La prossima settimana si unirà alla squadra e quindi finalmente sarà in campo. Penso sarà voglioso di raccontarvi il suo sentimento nell’iniziare questa nuova avventura, è quel tipo di giocatore di cui non si parla tanto quando arriva nelle squadre, ma sa fare tante cose utili per la squadra.

Credo che il popolo virtussino imparerà ad amarlo, è generoso e sa fare tante cose. Ha grande abilità al tiro, fortemente voluta dal coach per ampliare le caratteristiche tecniche della nostra squadra. E ha l’esperienza che serve per stare in un gruppo con il nostro, ha giocato un Mondiale da protagonista proprio con coach Banchi con la Lettonia. Siamo molto felici di averlo con noi. Giocherà in Supercoppa? Lui inizierà la prossima settimana con la squadra, credo sarà valutato giorno per giorno con molta cautela come fatto fino a oggi.

Tocca poi ad Andrejs Grazulis prendere la parola. Ecco le dichiarazioni più importanti del lettone.

“Sono felice di essere qui, e di poter finalmente iniziare ad allenarmi con la squadra dalla prossima settimana. Finora mi sono allenato da solo, ma non vedo l’ora di iniziare la stagione, già dalla Supercoppa.

L’anno scorso è stata una buona stagione, ma è finita con un infortunio, che fa parte del gioco. Non so cosa aspettarmi da questa stagione, non vedo il futuro. Lavorerò giorno per giorno in allenamento, e vediamo cosa succederà. Il mio idolo? Printezis. E’ una leggenda, amavo il suo stile di gioco, tanta efficacia ed energia”.

Sull’importanza di coach Banchi per la sua scelta

“Lo conosco dalla Nazionale, conosco il suo sistema, ed è stato importante nella scelta. Ma per ora non abbiamo parlato di ruoli o altro, perché non mi sono ancora allenato con la squadra. La cosa principale fino ad ora era tornare in salute”.

Sul debutto in EuroLeague

“Negli scorsi 5 anni ho lavorato per arrivarci, era un mio obiettivo. La cosa più importante è giocare, fare il meglio che posso. E sperare di vedere i tifosi felici.  Ogni anno ho giocato in maniera diversa, a seconda di cosa mi ha chiesto il coach e delle caratteristiche dei compagni. Conoscendo il coach, ho un’idea di cosa può chiedermi. Posso dire di essere un tiratore, apro gli spazi, anche se non sono di certo il miglior tiratore della squadra. Sono un coltellino svizzero, so fare tante cose”.

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Stefano Sanaldi
Quello con la palla a spicchi è stato amore a prima vista. Una volta appese le scarpe al chiodo, ho deciso di allenare le nuove generazioni per rimanere in questo fantastico mondo. E poter scrivere di pallacanestro è un piacere e un onore.

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