Openjobmetis Varese: Backdoor Preview LBA 24-25

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OJM Varese
foto Backdoor Podcast

E’ una Openjobmetis che è ancora totalmente indecifrabile. La Lake Basket Cup, ultimo test prima dell’esordio in campionato domenica 29 a Brescia, darà (forse) qualche indicazione in più. Sinora sono arrivate 2 sconfitte (Trento e Cremona), una vittoria (Minorca) e… una prestigiosissima “quasi vittoria” contro il Real Madrid. Il tutto con un Nico Mannion sostanzialmente ancora ai box per risolvere qualche problema alla schiena.

Il mercato di Varese

Il front office aveva preparato un programma molto intrigante. Senonché, il 2 agosto, è arrivata la “vicenda Leonardo Okeke”: subito sospeso dal club, un mese esatto dopo (il 2 settembre) c’è stata l’ufficialità della risoluzione consensuale del contratto. Ovviamente ad agosto non era più rimasto nulla tra i lunghi italiani e la società ha ingaggiato Abdel Fall come sostituto: l’ex Casale era ancora senza contratto e si è subito inserito benissimo nel gruppo, ma il downgrade se non altro dal punto di vista fisico è stato clamoroso. Basterà per coprire i piedi della squadra nelle battaglie a rimbalzo? Ne dubitiamo. Per il resto un mercato in “stile Varese”, ovvero giocatori da lanciare o rilanciare a basso costo.

La scommessa delle scommesse risponde al nome di Kaodirichi Akobundu-Ehiogu: atletismo clamoroso inversamente proporzionale alla sua esperienza sul campo, possiamo definirlo “un progetto di giocatore” ancora da sviluppare. Tempi di gioco, movimenti, attitudine al rimbalzo, gestione dei falli sono tutte da costruire, ma la velocità di piedi e la sua attitudine di giocare con la testa sopra al ferro è stata testata direttamente da un top di EuroLeague come Walter Tavares: Kao ha stoppato e schiacciato in testa senza paura davanti ai 221 centimetri del centro del Real Madrid.

Jordan Harris dovrà garantire esplosività sui due lati del campo: dal sommerso dei super campionati minori in Europa ha per la prima volta la possibilità di affacciarsi su palcoscenici più prestigiosi. Chi l’Europa invece l’ha già vissuta a buoni livelli è Justin Gray, nell’ultimo anno titolare al Bamberg, gran fisico per diventare la pietra angolare della difesa e con capacità di colpire da fuori. Avete detto tiro da fuori? E allora Varese ha pescato Davide Alviti, specialista da oltre la linea che aveva bisognoso di rilanciarsi dopo una buona stagione (chiusa male) a Trento e un biennio di sostanziale inutilizzo a Milano.

E se parliamo di rilancio non possiamo che chiudere con Jaylen Hands: “baby Westbrook” ha avuto sinora una carriera ricca di up&down (dal McDonald’s All-American Game sino a tappe anonime in Europa con FMP Belgrado e Giants Anversa, poi grandi squarci al PAOK Salonicco fino ad un’ultima stagione complicatissima tra Peristeri e Palencia). I 33 punti infilati nel canestro del Real Madrid hanno lasciato intravvedere bagliori di talento purissimo in ben precise situazioni di gioco, ora la sfida sarà quella di confermarsi. Completano la rosa ragazzi varesini home made da lanciare in serie A (Matteo Librizzi, Nicolò Virginio, Elisee Assui), l’ala Gabe Brown. E poi c’è lui, Nico Mannion, che ha saputo incendiare i cuori di Masnago e vincere il 38° Premio Reverberi come miglior giocatore italiano (prima del Red Mamba a Varese ci sono stati niente meno che Meo Sacchetti, Andrea Meneghin e Gianmarco Pozzecco).

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