Barcellona – Olimpia, LeDay è la tempesta perfetta: il gameplan

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Barcellona Olimpia
Credits Olimpia Milano

Altra grande vittoria dell’Olimpia che sbanca il Pala Blaugrana e batte il Barcellona per 81-94. La squadra di Messina, guidata da un LeDay inarrestabile, mette un altro tassello importante per la sua risalita europea.

Zach LeDay

Nel parlare della vittoria biancorossa non possiamo che partire dalla prestazione totale di Zach LeDay. 33 punti e 37 di valutazione. 1.737 ppp. Basterebbero i numeri per descrivere il suo dominio, ma andiamo nel dettaglio per vedere cosa ha effettivamente fatto la differenza nella sua partita.

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Andiamo al momento in cui Milano spacca la partita: produce 1,273 ppp dal pick and roll. Un numero impressionante per un giocatore che non ha subito il pallone in mano nell’azione.

Il suo accoppiamento con Willy Hernangomez è sospetto. Lo staff tecnico decide giustamente di sfruttarlo e lui prima colpisce ripetutamente dall’arco i piedi lenti del lungo spagnolo, poi attaccando dal palleggio nel momento in cui il suo difensore è stato costretto a uscire per fermare la scarica di triple.

Questo semplice ma banale lavoro nel terzo quarto è uno dei motivi per cui Milano scappa via e non si guarda più indietro. Una delle tantissime cose che hanno fatto tutta la differenza del mondo.

Come ti lavoro il fianco

Il primo tempo di Milano è stato contraddistinto da una certa difficoltà difensiva nel contenere il ribaltamento di lato sul pick and roll del Barcellona. Lo staff biancorosso è giustamente preoccupato degli handler catatalani (Punter, Nunez e Satoransky) e opta per una difesa molto aggressiva sulla palla, chiedendo ai suoi lunghi di fare show e recupero.

Il tutto condito con una richiesta di stunt per il difensore sul lato della palla che deve togliere una corsia verso canestro, contro una squadra molto più grossa fisicamente. Ed è proprio su questo aspetto che il Barcellona costruire il buon attacco del primo tempo.

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Milano esce forte sul palleggiatore ma concede il ribaltamento di lato. Il Barcellona attacca lo stunt, prendendo in controtempo la rotazione del difensore e generando tiri aperti. Le ottime percentuali dei primi minuti passano soprattutto da queste letture.

Il solco

La Milano delle ultime settimane ha fatto parlare principalmente per le doti offensive ma il parziale che permette all’Olimpia di scavare il solco che si rivelerà decisivo nasce dalla difesa e dall’ottimo lavoro sulla palla degli esterni biancorossi.

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In tutte e tre le situazioni è il lavoro sulla palla che fa la differenza. Gli esterni di Milano passano forte sul blocco e costringono la difesa del Barcellona a scelte sbagliate.

Nella prima sequenza si vede anche un’ottima collaborazione di squadra dove Mirotic esegue uno show ottimo per rallentare Punter e permettere a Shields di recuperare. Gran lavoro di LeDay per fare tag sul roll di Hernangomez e ruotare nuovamente su Parker.

Nunez attacca sul ribaltamento ma Dimitrijevic riesce a spingere l’esterno spagnolo in quella terra di mezzo sempre meno utilizzata nel basket moderno e il lavoro di Mirotic in aiuto porta ai 3 secondi offensivi dell’attacco catalano.

Nel momento in cui si è deciso la partita, il lavoro di show e recupero ha permesso alla difesa di Milano di salire di colpi e alimentare la transizione.

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