Settimane, se non addirittura mesi, di voci e speculazioni a rincorrersi. Marco Belinelli sarà a disposizione del CT Pozzecco e della Nazionale in vista del PreOlimpico?, la domanda posta non solo tra appassionati e addetti ai lavori ma anche direttamente al Poz e ad altri membri di Italbasket. Chi meglio di Belinelli stesso, silente sino al momento, per porre fine ai dubbi e trasformarli in certezze?
A fare da megafono alle intenzioni dell’estate del capitano della Virtus Bologna è il microfono di Discovery+. Queste le dichiarazioni testuali:
In questo momento ci sono altre priorità nella mia vita. Non che la Nazionale non lo sia, perché ho sempre dato molta importanza all’Azzurro, ma sono padre di due bambine piccole. Dopo una stagione lunghissima, in cui si giocano tantissime partite tra LBA ed Eurolega, ho bisogno di riposo. Ho bisogno di fare le mie cose e stare con la mia famiglia.
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Mi fa piacere sentire il mio nome accostato alla Nazionale, però bisogna anche essere onesti: il gruppo azzurro è un bel gruppo già creato, quindi non so se la mia presenza potrebbe portare qualcosa di positivo o negativo.
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Ho bisogno di riposo e di fare i miei allenamenti, per poi poter ricominciare la stagione con la Virtus in maniera positiva. Quindi in questo momento mi viene difficile rispondere, è complicato.
Non una chiusura totale e definitiva alla Nazionale, per un Belinelli che ha segnato alcune delle pagine più significative della storia recente dell’Italia del basket, anche con la maglia azzurra. Ma una presa di coscienza e un invito alla riflessione collettiva su tutto ciò che c’è oltre al cestista professionista, troppo spesso accantonato dalla strabica vista di un tifoso o di un appassionato che lo vede come un’entità astratta dal quotidiano e dai rapporti umani che ogni persona intrattiene a prescindere dal salario e dall’esposizione pubblica.