Brindisi, il pagellone: una stagione di alti e bassi

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Staff tecnico, proprietà e back office

Staff tecnico 7: nonostante gli alti e bassi di questa stagione l’operato di Vitucci e di tutto lo staff tecnico è ampiamente sufficiente. Il coach ha fatto delle scelte importanti che poi si sono dimostrate essere efficaci, su tutte per esempio quella di far partire Bowman dalla panchina e nel quintetto iniziale Mascolo. Ha dato ampio spazio anche ai giovani italiani che bene hanno fatto in campo, come Riisma e Mezzanotte che sono tanto cresciuti nel corso della stagione. Ha provato vari schemi e soluzioni sia offensive che difensive e un’altra mossa da sottolineare è stata quella di schierare insieme Perkins e Bayehe sotto canestro.

Proprietà 7,5: la proprietà della New Basket Brindisi si è dimostrata coerente con quanto affermato e sostenuto ad inizio campionato nonostante tutti i limiti di una società che ha un budget molto più basso rispetto alle tante altre squadre del campionato.
Il presidente ha sempre dichiarato che l’obiettivo principale per Brindisi era ed è una tranquilla salvezza; le spese sono state molto ponderate e attente, si è voluti intervenire in corso d’opera con l’innesto di Lamb, sono stati fatti enormi sacrifici per curare e far rientrare nelle migliori condizioni possibili Harrison, che effettivamente è rientrato in campo in tempi record vista la grave entità del suo infortunio.
Il raggiungimento dei playoff è stato un ottimo traguardo raggiunto e un qualcosa l’intera società meritava per l’ottimo lavoro svolto.

Back office 7: il mercato estivo, frutto della collaborazione tra Vitucci, Giofrè e il back office, ha portato buoni risultati. Ci sono stati sicuramente due giocatori, Dixson e Etou, che non sono stati all’altezza e che la società ha preferito mandare via. Alcuni giocatori, Bowman su tutti, hanno impiegato molto tempo per integrarsi e abituarsi al basket italiano, vista la loro prima esperienza in Europa. Altri come Burnell o l’importante conferma di Perkins e Harrison erano ormai delle certezze del campionato italiano ed è stato fatto un ottimo lavoro per farli giocare a Brindisi. Abbiamo visto delle scommesse pienamente azzeccate come Reed, lo stesso Bowman che ha fatto molto bene nella seconda metà di stagione, il gruppo italiani Riisma, Mezzanotte, Bayehe e Mascolo che sono cresciuti tanto e si sono dimostrati pienamente all’altezza del massimo campionato italiano.

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Stefano Marinaro
Nato a Brindisi il 16/07/2002. Fin da bambino coltivo la mia passione per la scrittura e per il basket. Il mio sogno è unire queste due passioni e trasformarle nel mio futuro lavoro. Sono un tifoso accanito della New Basket Brindisi e laureato in Scienze della comunicazione (indirizzo giornalismo, relazioni pubbliche e digital media).

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