L’astuzia di Teodosic e il regalo a Shields | Spiega Corrias

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Corrias

Nel decimo turno di Eurolega, l’Olimpia Milano ha conquistato una vittoria pesantissima a Belgrado contro la Stella Rossa. Fondamentale per l’Armani la prestazione incredibile di un Lo da 32 punti, che ora porta la squadra di Messina a ravvicinarsi alla zona playoff di EL. Come sta diventando ormai consuetudine, eccoci con “Spiega Corrias”: con l’aiuto del nostro Silvio Corrias andiamo ora ad analizzare le chiamate arbitrali più dubbie della partita di ieri sera.

 

DEVON HALL (16-20, 00.1″ 1Q) Fallo su Teodosic che viene considerato in azione di tiro, 3 liberi per i serbi: chiamata corretta?

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Il contatto inizia con la mano sinistra di Hall sul fianco di Teodosic, che si imbizzarrisce per ottenere il fischio. L’arbitro centro, anziché scendere per avere angolo, sale e rimane impallato! Magari conoscendo Teodosic sceglie di non fischiare. Poi il gioco si apre e Hall cala la manata dopo che Teodosic raccoglie il pallone. Hall prende molta palla ma anche le “unghie” di Milos! Le braccia di Teodosic volano verso l’alto in modo disarticolato, lui è un maestro nell’ accentuare anche ciò che non c’è.

Se si conta che mancano pochissimi decimi alla fine del quarto (il cronometro andava riportato a 00:00.5), che si gioca alla Stark Arena e che la Stella insegue di 4 punti: più facile fischiare fallo che fare no call! Per il resto una volta fischiato sono tre tiri liberi:l’Act Of Shooting inizia con la raccolta del pallone ed il movimento delle braccia verso l’alto.

 

ROKAS GIEDRAITIS (36-37, 42.1″ 2Q) Fallo in allungo sulla penetrazione di Shields, chiamata corretta o svista arbitrale?

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Qui l’errore è ancora più macroscopico. La mano di Giedraitis – che si lamenta molto col suo connazionale Racys – prende solo la palla! Anche qui Act Of Shooting iniziato con la raccolta del pallone: 2 tiri per Shavon.

Possiamo dire che in queste sue situazioni sia stato usato lo stesso metro sbagliato! Spesso ci si nasconde dietro a questo alibi del metro (uguale o simile) per mascherare delle cattive letture e scelte. In entrambe le situazioni gli arbitri hanno ottima visuale, ma il fischio è di “pancia” e non di lettura tecnica della giocata. Questo per i giocatori è estremamente frustrante e spesso gli allenatori “impazziscono” con conseguente aumento delle problematiche gestionali della gara.

 

Un commento generale di Corrias sul movimento a “mannaia” nei falli:

Il fatto che la mano/ il braccio calino dall’alto verso il basso è irrilevante ai fini della chiamata del fallo. Fallo è se c’è contatto con la mano, braccio o corpo del tiratore! Ovviamente non esiste la valutazione del prendo la palla e poi ti “sdraio”, ma se il difensore tocca solo la palla, l’intensità dell’intervento non conta. Ovviamente l’azione è rischiosa e spessissimo non c’è ricompensa.

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