Al PalaSerradimigni va in scena il lunch match della decima giornata di Serie A tra Dinamo Sassari e Olimpia Milano. Nel primo tempo, a partire molto forti sono i padroni di casa, che spinti da un Gombauld in veste di rifinitore iniziano la gara con un 12-0 di parziale. Milano è in bambola e a risvegliarla ci provano soprattutto Tonut e Voigtmann, gli unici ad apparire più propositivi e decisi degli altri in campo. Dall’altro lato, tuttavia, Sassari è molto più aggressiva, vince extra-possessi a rimbalzo offensivo e banchetta nell’area di Milano. All’intervallo è +11 per il Banco di Sardegna, 41-30.
Al rientro dagli spogliatoi l’Olimpia cerca di darsi una scossa con qualche transizione e un paio di buoni possessi in termini di circolazione del pallone, ma Sassari continua a mantenere la presa sulla gara grazie alle giocate di Tyree. Nell’ultimo quarto l’Olimpia si riavvicina definitivamente grazie alle giocate di uno Shields pazzesco, ma dall’altro lato la Dinamo non vuole sentir ragione e risponde colpo su colpo. Si arriva sulla parità a 1′ dalla fine, ma le triple di Charalampopoulos e ancora Tyree rimandano definitivamente Milano negli abissi. Prestazione orrenda dell’Olimpia, alla quinta sconfitta in campionato, mentre sorride Bucchi per una vittoria fondamentale. Risultato finale 89-83.
Banco di Sardegna Sassari
Cappelletti 7.5: parte titolare e non delude, prendendosi tante responsabilità e segnando altrettanti canestri importanti. Stravince il duello con Lo.
Pisano ne
Treier 6: dà il solito apporto in difesa permettendo a Bucchi di usare più lo switch.
Pitirra ne
Tyree 8.5: è in una di quelle partite in cui nessuno sembra riuscire a fermarlo. Deraglia in un paio di occasioni, ma per tutta la gara è lui la scintilla offensiva della Dinamo e nel finale la decide.
Kruslin 5.5: non gli entra il tiro da tre punti e chiude con uno 0/3 dall’arco.
Raspino sv
Gandini sv
Gentile 7.5: prende in mano Sassari in alcuni momenti più difficili e la guida alla vittoria, o servendo dei cioccolatini sul P&R o segnando triple di importanza capitale.
Gombauld 7: inizia molto bene in veste di rifinitore vincendo il duello sotto canestro con i lunghi avversari, poi si perde nelle pieghe della gara.
McKinnie 6.5: come al suo solito alterna cose positive ad altre meno, ma chiude con 9 punti.
Charalampopoulos 8: perfetto dal campo, decisivo nel finale in cui realizza un paio di canestri fondamentali per tenere Sassari avanti.
EA7 Emporio Armani Milano
Lo 3: qualcuno lo ha visto? Un fantasma in campo, ha paura di tirare anche triple che per lui dovrebbero essere la norma.
Poythress 5: fa intravedere qualcosa di buono nell’ultimo quarto, ma in difesa è un disastro in termini di comunicazione e in attacco sbaglia un paio di appoggi semplici.
Bortolani ne
Tonut 6.5: uno dei pochi che prova a tenere in vita una Milano in coma, in difesa fa quello che può su Tyree e in attacco attacca con tanta voglia, pur senza precisione.
Melli 5: lotta a rimbalzo catturandone 3 offensivi, ma la sua prova non va oltre questa statistica.
Kamagate sv
Ricci 4: solo 9 minuti sul parquet ma un disastro dietro l’altro, in particolare nella metà campo difensiva.
Flaccadori 7: è praticamente l’unica opzione dell’Armani in cabina di regia. Dal punto di vista del playmaking non dà chissà quale apporto, ma nell’ultimo quarto aiuta Shields a far rientrare Milano con le sue giocate.
Hall 5.5: viene provato qualche minuto da play senza successo, segna 7 punti nel “fango” della gara.
Caruso ne
Shields 8: nel secondo tempo l’attacco di Milano è solo lui, che prova con uno sforzo tecnico enorme a far vincere la partita ai suoi. Il tabellino dice 31, la faccia recita frustrazione.
Voigtmann 6.5: in un attacco povero come quello di Milano per lunghi tratti di gara, il suo post è una manna dal cielo. Male, ancora una volta, nelle sue scelte e percentuali da dietro l’arco.