Draymond Green: “Klay non c’è più, il suo armadietto è occupato”

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La decisione di Klay Thompson di lasciare i Golden State Warriors per approdare ai Dallas Mavericks segna la fine di un’era storica per il trio composto da Klay Thompson, Stephen Curry e Draymond Green. Dopo 12 anni, 518 vittorie e 4 titoli NBA, la separazione è un duro colpo, soprattutto per Curry, che non immaginava che questo giorno sarebbe mai arrivato. Secondo un approfondimento curato da ESPN, Green capì subito che qualcosa era cambiato quando Thompson lo chiamò, cosa che raramente faceva, per parlare del loro legame e delle loro vittorie insieme ai Warriors. Poco dopo, Thompson rivelò che avrebbe firmato con Dallas, desideroso di una nuova sfida e di esplorare una nuova città. Questo segna il momento in cui i Warriors dovranno affrontare un futuro senza uno dei membri chiave del “Splash Brothers”.

La decisione ha scosso il cuore della squadra. Per anni, Curry, Green e Thompson sono stati la spina dorsale dei Warriors, con una chimica impareggiabile che li ha portati ai vertici dell’NBA. Thompson, con le sue 2.481 triple segnate e il suo contributo decisivo nelle sei finali NBA raggiunte dai Warriors, lascia un vuoto difficile da colmare, non solo sul campo ma anche fuori. Curry ha scherzato su quanto sarà strano non vedere Thompson arrivare agli allenamenti direttamente dalla sua barca, un’immagine simbolica della leggerezza e dello spirito che il tiratore portava nella squadra.
Ora, il futuro dei Warriors si concentra su nuovi innesti come Buddy Hield e De’Anthony Melton, entrambi chiamati a coprire il vuoto lasciato da Thompson. Hield si inserirà in schemi simili a quelli che erano pensati per Thompson, mentre Melton aggiungerà versatilità difensiva. Anche giovani come Jonathan Kuminga e Moses Moody avranno maggiori responsabilità, con l’obiettivo di mantenere aperta la finestra competitiva per Curry e Green.

Tuttavia, il peso emotivo della separazione si farà sentire. Durante il training camp, Green ha realizzato quanto fosse reale l’addio di Thompson quando ha visto nuovi giocatori occupare il suo vecchio armadietto. Anche Curry sa che la vera consapevolezza arriverà quando i Warriors si schiereranno per il loro debutto stagionale senza Thompson accanto. Nonostante ciò, l’amicizia tra Curry, Green e Thompson non è in discussione. Curry e Thompson si sono ritrovati a una partita WNBA dopo l’estate, dimostrando che, pur non essendo più compagni di squadra, resteranno legati. Quando il 12 novembre i Mavericks visiteranno il Chase Center, sarà un momento emozionante, con un tributo a Thompson per tutto ciò che ha significato per la franchigia.

Draymond Green ha riassunto la situazione definendo questa separazione come una “divorzio felice”, una transizione inevitabile che, per quanto triste, apre nuove possibilità per tutti. Tuttavia, come ha detto Green, una volta sul campo, l’amicizia lascia spazio alla competizione, e Thompson sarà trattato come qualsiasi avversario, come lo stesso Green ha sempre fatto anche con il suo grande amico LeBron James.
In definitiva, l’addio di Klay Thompson rappresenta un momento cruciale nella storia recente dei Golden State Warriors. La squadra dovrà affrontare la sfida di andare avanti senza uno dei suoi più grandi tiratori, ma il legame tra i membri di quel glorioso trio rimarrà immutato, testimone di un’epoca d’oro nella storia dell’NBA.

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