Al primo win or go home dei nuovi play-in di Euroleague, una Virtus chiamata all’impresa di vincere a Istanbul in casa dell’Efes compie l’impresa e può volare in terra spagnola, cercando la rivincita contro il Baskonia, che significherebbe uno storico ritorno ai play-off.
La Virtus per iniziare il match schiera l’ormai solito quintetto con Hackett, Cordinier, Belinelli, Shengelia e Dunston ad affrontare Larkin, Hollatz, Clyburn, Osmani e Pleiss.
L’inizio è di quelli shock con un parziale a favore turco di 23 a 12 dopo 8 minuti di gara, sostanzialmente frutto della vena realizzativa di un Clyburn da 17 punti consecutivi grazie a un 5/5 da tre.
L’ingresso dei primi cambi e di un Lundberg ispirato, tuttavia, cambia completamente l’inerzia del gioco riportando la Virtus a sole due lunghezze di svantaggio con un parziale di 9 a 0.
Seconda frazione che vede la Virtus pareggiare nell’immediato grazie a Shengelia, ma le ottime difese schierate portano entrambe le formazioni a faticare nel trovare la via del canestro e dopo 5 minuti di gioco il parziale è di un misero 4 a 4. Il quarto, poi, si concluderà sul 36 a 35 con l’equilibrio a farla da padrona.
Il terzo periodo vede subito il sorpasso bolognese grazie a una tripla allo scadere dei 24 di un fantastico Polonara, ma l’Efes dalla sua può contare di un Larkin entrato in partita e che con le sue iniziative personali riporta i suoi in vantaggio sul 45 a 43 con 9 punti consecutivi. La Virtus non riesce, invece, a capitalizzare diverse buone iniziative. La tripla del più 4 di Pleiss sembra essere un momento chiave ma Clyburn sbaglia la sua seconda e terza tripla di giornata e non riesce a dare quello strappo che poteva direzionare la partita dalla parte turca. Ci pensa quindi il solito Lundberg a portare il punteggio sul 50 a 48 in conclusione di quarto.
Ultimi dieci minuti si aprono di nuovo con Shengelia a pareggiare una partita fatta di sorpassi, pareggi e controsorpassi. Un parziale di 5 a 0 di Beaubois sembra dare di nuovo quella spallata decisiva al match, ma Bologna pareggia subito i conti sul 55 pari con un viaggio in lunetta del georgiano e una tripla di Pajola.
Il sorpasso definitivo da parte Virtus arriva poco dopo con la tripla di Belinelli su un secondo tentativo regalatogli da Dunston. Il successivo antisportivo di Bryant su Shengelia lanciato in contropiede porta a 3 le lunghezze di vantaggio e un meraviglioso assist di Pajola per Belinelli a +5.
Con Abass Bologna si porta poi sul massimo vantaggio di giornata a +7 al termine di un 14 a 2 di parziale virtussino, con l’Efes che torna a segnare solamente grazie a un tecnico fischiato a Belinelli a 2.30 dal termine.
L’Efes prova a riavvicinarsi sfruttando i viaggi in lunetta, ma trovarsi a meno 3 nella “Zona Lundberg” può essere drammatico, e infatti a 11 secondi dalla fine il danese segna la tripla che chiude sostanzialmente la partita.
Punteggio finale 64 a 67 per la Virtus
Virtus Segafredo Bologna
Cordinier 4,5: Soli 7 minuti di confusione e imprecisione. Si vede che avrebbe voglia di dare il proprio contributo ma continuano le sue difficoltà del momento.
Lundberg 8: Partita completa in ogni aspetto del gioco e le statistiche sono lì a dimostrarlo. 7 rimbalzi, 7 assist e 12 punti, ognuno dei quali pesante come un macigno. Il momento di defaillance che ha nei minuti finali dell’ultimo quarto lo compensa perfettamente con la solita tripla che chiude la partita a 11 secondi dalla fine.
Belinelli 7: Inizia preciso in attacco con due triple, ma in difesa subisce la fisicità avversaria e l’accoppiamento con Clyburn sicuramente non gli da una mano. Nell’ultimo quarto con la squadra pienamente sintonizzata in campo è la bocca di fuoco che segna prima il decisivo sorpasso e poi il più 5.
Pajola 8: È la dimostrazione vivente che le statistiche decontestualizzate siano praticamente inutili. Ogni minuto dei 16 giocati da alla squadra una solidità tale che le permettono di andare a vincere di autorità a Istanbul. In difesa domina gli avversari, in attacco è un orologio e quei “soli” 3 punti che si leggono sul tabellino sono quelli del pareggio per 55 a 55 dopo che gli avversari sembravano poter scappare.
Mickey s.v
Dobric n.e.
Shengelia 6,5: Molto impreciso al tiro ma in campo la sua presenza la fa sentire e la palla recuperata negli ultimi scampoli di gara risulta essere decisiva.
Hackett 6: In difesa non manca il suo contributo, in attacco non riesce ad azzannare la gara come solitamente fa in queste partite
Polonara 8: Il suo ingresso in campo cambia totalmente l’inerzia della partita. Chiude ogni possibile buco difensivo, non permette a Oturu di sprigionare la sua fisicità e davanti si fa trovare pronto sempre nei momenti più importanti
Zizic 7: Forse la migliore gara da quando è in maglia bianconera, probabilmente anche perché motivato dal fatto di essere un fresco ex. 12 minuti di energia e solidità al servizio della squadra
Dunston 7: È il terzo ex della partita e sicuramente a Istanbul ne rimpiangono l’assenza. I 0 punti segnati in attacco sono come sempre compensati dalla solita amministrazione della difesa e sotto canestro si fa veramente dura la vita degli avversari.
Abass 8: Sembra essere la vera star della partita. Gioca 23 minuti di qualità e di un impatto clamoroso in ogni aspetto del gioco. I punti sono 12, ma con lui sul parterre il campo per i turchi diventa più piccolo, considerando gli spazi occupati dal 55 virtussino.
Anadolu Efes Istanbul
Clyburn 6,5: 17 punti a iniziare la gara che sembrano spianare la via verso la vittoria per i suoi compagni, ma è lui stesso il primo a non seguire le proprie orme calando vertiginosamente delle percentuali precedentemente impeccabili.
Larkin 7: Inizio diesel ma quando carbura diventa il nemico numero 1 per Bologna. Le percentuali non gli sorridono, e qui bisogna andare a citofonare Pajola.
Baubois 5,5: Non bastano quei 5 punti a inizio ultimo quarto per raggiungere la sufficienza in una partita in cui non riesce mai a dare davvero un contributo al secondo quintetto.
Bryant 5: Partita con decisamente più ombre che luci. Un 2/9 dal campo con l’unica tripla che arriva a dare quel briciolo di speranze a 8.9 secondi dalla fine per il meno 3, e l’antisportivo che commette su Shengelia è una ingenuità che costa cara ai suoi compagni.
Yilmaz n.e.
Thompson 4,5: 12 minuti di nulla, nei quali da un giocatore della sua classe e personalità ci si aspetterebbe tutt’altro impatto. Continua un momento non proprio felice del play ex Brindisi
Pleiss 5,5: La sua mole sicuramente si fa sentire, ma pare nonostante i parecchi minuti giocati essere avulso un po’ dall’attivo del gioco, forse non solo per colpa sua.
Osmani 6: Commette 4 falli velocemente che fanno uscire dal campo uno di quelli che avevano approcciato al meglio la partita da parte dell’Efes.
Oturu 5: Stesso minutaggio di Osmani ma senza riuscire, invece, a sprigionare la sua fisicità limitato fin da subito dalla coppia Zizic-Polonara che gli oscurano il tabellone ogni volta che tenta di segnare.
Hollatz 6: Non trova il modo di segnare e lo 0 su 4 da tre grida vendetta, ma quando è in campo lui l’Efes sembra essere più concreta.
Willis 4,5: Totalmente assente e in balia dell’intensità del gioco proposta da entrambe le formazioni
Jones 6: Il plus minus di meno 8 lo fa sembrare un elemento negativo, ma la sua sfortuna è che si trova nei quintetti meno produttivi ma non per colpa sua. Anzi, probabilmente è la sua presenza a rallentarne il parziale negativo