Nonostante i vari pareri discordanti e i molteplici scetticismi che arrivano da esperti, medici o presunti tali in giro per l’Europa, l’Euroleague non molla e continua a cercare la migliore soluzione per portare a termine la stagione corrente. Che si reputi doverosa o immorale la volontà di non lasciare la competizione a metà, siamo qui per esporre gli scenari e le suggestioni che sono venute fuori recentemente, in merito ad un’eventuale fase finale. A tal proposito, viene in nostro soccorso il buon Nikos Varlas, di Eurohoops, che oggi pomeriggio ha annunciato le quattro principali candidate ad ospitare il potenziale ritorno in campo delle magnifiche 18 europee.
‼️The Euroleague plan IF season resumes! Two venues & as many RS games as soon is possible! Decision coming soon
4 main candidates (no fans)
✔️ Belgrade (Stark Arena & Hala Pionir)
✔️Athens (OAKA & SEF)
✔️Lithuania (Kaunas & Vilnius)
✔️Germany (Cologne & another city close)
— Varlas Nikos (@nikosvarlas) April 30, 2020
Dunque l’idea sarebbe quella di spalmare i match su due campi idonei, in modo da poter giocare simultaneamente e impiegare meno tempo nel disputare tutte le gare rimaste. L’intenzione dell’organizzazione dell’Eurolega potrebbe essere quella di terminare le restanti giornate di regular season e poi giocare dei playoff sempre nella medesima collocazione. Una proposta ipotizzata anche per l’NBA, che avrebbe anche delle date di realizzazione ipotetiche, ovvero il periodo che va dal 4 al 26 di Luglio. Il desiderio di Euroleague di usufruire di due campi da gioco differenti, fa sì che le città in lizza per essere il possibile teatro di un condensato di pallacanestro europea, dovrebbero essere:
- Belgrado, che già ambisce ad accogliere l’Eurocup, la quale sarebbe più che attrezzata a livello di strutture, con la maestosità della Stark Arena e la più piccola, ma pur sempre abbastanza funzionale, Hala Pionir.
- Atene, i cui palazzetti non hanno bisogno di presentazioni, cioè OAKA e lo Stadio della pace e dell’amicizia (mica tanto), meglio conosciuto come Pireo, che, come ben sapete, sono le case, rispettivamente, di Pana e Oly.
- Kaunas, che offre la nuovissima Zalgirio Arena, tuttavia è sprovvista una seconda arena cittadina e quindi dovrebbe appoggiarsi alla Lietuvos Rytas Arena, della capitale lituana, Vilnius, solitamente occupata dalla squadra che le da il nome. La dislocazione diversa che implicherebbe uno spostamento potrebbe indurre a scartare questa opzione per ridurre i rischi.
- Colonia, con la sua Lanxess Arena, che ha il vantaggio di essere già preparata ad ospitare le Final Four di quest’anno, sebbene l’evento sia stato annullato. A contrapporsi a questo punto favorevole, c’è il problema del palazzo secondario, per il quale ci si dovrebbe recare in una zona adiacente alla città in riva al Reno. Plausibile che, qualora si scegliesse di confermare la destinazione iniziale, si opti per Bonn o Düsseldorf, come arene alternative.
In realtà, conta poco lo scenario di contorno che vi abbiamo descritto, in quanto, ovviamente, la manifestazione si svolgerebbe rigorosamente a porte chiuse e nel rispetto di tutte le norme igieniche. Difatti, nei giorni scorsi si parlava di un piano della lega che prevedeva una preparazione preventiva per giocatori e relativo staff in vista di un ritorno alle attività. Al momento, solo la Grecia e le due relative arene ateniesi hanno dato il lascia passare per la loro disponibilità, secondo le fonti di Eurohoops. Quindi, si attende che Bartomeu e soci elaborino una decisione accorta ed adeguata a breve, che valuti tutti rischi legati agli sviluppi della situazione Covid-19 nelle aree designate per l’atto finale della prima competizione per importanza del vecchio continente. Ad esempio, ricordo chiaramente come la regione della Renania Settentrionale fosse una delle più colpite dalla pandemia in Germania, quando fu deciso di cancellare le F4. Certamente, i fattori e le incognite da valutare sono diversi, per questa ragione ci aspettiamo che Euroleague maturi questa decisione dopo un’attenta riflessione.