
Dopo due sconfitte consecutive l’Olympiakos torna alla vittoria e riprende la corsa per i primi posti, contro una Virtus che si è presentata in Grecia senza il suo leader Toko Shengelia, e che dunque rimane ultima nella massima competizione europea. Virtus che dopo un inizio shock, si illude con una ottima seconda frazione che l’ha portata avanti nel punteggio. Nella distanza, però, esce la maggior profondità e qualità del roster biancorosso.
Primo quarto che vede un grandissimo inizio da parte dell’Olympiakos, che fin da subito propone attacchi di grande qualità premiati da ottime percentuali. Difesa bolognese un po’ troppo permissiva e che lascia tanto spazio alle triple degli avversari che si portano sul più 18, non segnando in pratica in una sola azione, considerando i tre errori dal campo e i due rimbalzi offensivi. Virtus che non ci sta e, stringendo in difesa, si rimette in partita sul 29 a 17 con uno scarto di 12 punti che poteva essere molto più alto.
Seconda frazione sostanzialmente speculare alla prima, con una Virtus che sulle ali di Belinelli inizia a segnare con continuità e con una difesa di grande efficacia non permette all’Olympiakos di trovare con frequenza i vantaggi nel pick’n roll, con attacchi dunque meno prolifici e con percentuali che iniziano a crollare, in particolare da due. Con un parziale di 12 a 2 e 29 a 14 totale nel quarto, i bianconeri si portano addirittura in vantaggio di tre punti in chiusura.
Terzo quarto complicato per una Virtus da 6 palle perse e che torna a segnare dopo 4 minuti, ritrovandosi sotto di nuovo in doppia cifra. Greci che si sono presentati nuovamente con la faccia con cui avevano approcciato la gara, cavalcando la qualità in particolare degli ispirati Fournier e Vezenkov firmando un parziale di 21 a 7 complessivo.
Partita da montagne russe per i bianconeri, che comunque provano a rimanere in partita anche nell’ultima frazione con solo 7 lunghezze da recuperare negli ultimi cinque minuti, sul 71 a 64. Dopo poco arriva però la spallata decisiva dell’Olympiakos con un parziale di 8 a 0 che chiude i giochi. Partita che si conclude sull’87 a 74.
Olympiacos Piraeus
Williams Goss 4,5: Decisamente fuori partita per tutti e dieci i minuti giocati. Non solo non trova mai la via del canestro, ma commette diverse ingenuità in entrambe le metà campo, che gli costano 4 falli e 2 palle perse.
Milutinov 7: Fa una partita abbastanza concreta contro avversari che non gli rendono la vita particolarmente complicata.
Vezenkov 8,5: Doppia doppia da 27 punti e 10 rimbalzi. Inizia la partita segnando senza soluzione di continuità, con 14 punti in meno di dieci minuti. Si prende giusto una pausa in un secondo quarto in cui la sua squadra trova l’unico momento di difficoltà, per poi tornare a punire con continuità la difesa ospite in ogni modo nella seconda parte di gara, risultato un rebus insoluto. Aggiunge a tutto questo una presenza sotto il proprio canestro decisamente importante.
Vildoza 5,5: Cerca di rendersi utile in un secondo quarto di difficoltà complessiva, senza però riuscirci davvero. Non viene praticamente più riproposto.
Dorsey n.e.
Larentzakis 5: In campo in un secondo quarto di grande difficoltà, dove non riesce a rendersi utile alla causa se non per una tripla, con la quale doveva farsi perdonare un fallo su Cordinier su un tiro da oltre l’arco segnato.
Fall 6: Presenza dominante sotto il proprio canestro, non viene coinvolto poi nell’altra metà campo.
Papanikolau 6,5: Lascia i riflettori agli altri, ma in campo è sempre importante per garantire gli equilibri giusti, le migliori spaziature e marcature asfissianti.
Fournier 8,5: Prima parte di gara abbastanza sorniona, per poi uscire fuori con tutta la sua classe nella seconda, segnando a ripetizione e assistendo i canestri che forse più han fatto male all’umore dei virtussini.
Peters 7,5: Grande presenza in ogni aspetto del gioco, in difesa, da oltre l’arco e a rimbalzo. Sporca la sua partita efficiente con qualche errore di troppo da due, ma facilmente perdonabile.
Walkup 7,5: Anche lui dopo un inizio sornione sale in cattedra nei secondi venti minuti, segnando praticamente subito la tripla del nuovo vantaggio, per poi iniziare a mettere con costanza in ritmo i compagni.
Mckissic 4,5: Inizio decisamente complicato che porta Mpartzokas a cercare fortune altrove.
Virtus Segafredo Bologna
Cordinier 5,5: Ad Atene non arriva il Cordinier spumeggiante dei primi tre mesi di stagione, andando spesso a scontrarsi contro la difesa avversaria e non facendosi trovare pronto contro un avversario complicato come Fournier.
Morgan 7,5: In meno di venti minuti riesce ad essere il migliore fra i suoi compagni, trovando con costanza nell’arco di tutta la gara il modo di rendersi pericoloso, permettendo ai suoi di rimanere comunque in partita negli ultimi due quarti.
Belinelli 6,5: Venti punti che arrivano da un secondo quarto clamoroso, che permettono ai suoi di finire addirittura in vantaggio, e da due triple nel finale a giochi ampiamente fatti. Nel resto della partita fatica a lasciare il segno, lasciando per di più parecchio spazio ad avversari particolarmente ispirati.
Pajola 5,5: Non riesce ad incidere come è suo solito fare, probabilmente messo fuori partita anche da delle percentuali decisamente rivedibili.
Clyburn 5,5: Target numero uno della difesa greca e si vede. Fatica ad arrivare al tiro con ritmo e a garantire concretezza quindi agli attacchi bianconeri.
Grazulis 4,5: Fisicamente subisce in lungo e in largo la maggiore velocità e stazza dei pariruolo, senza così potersi rendere utile alla causa odierna.
Hackett 5,5: Difesa alterna mentre in attacco non trova mai spazi per aggirare il muro avversario
Diouf 5: Una gara con un così alto tasso di esperienza amplifica diversi errori in fase di lettura, non permettendogli di usare il fisico per dire la sua.
Polonara 4: Dieci minuti problematici in cui fatica a prendere la targa ad avversari che gli passano sopra ogni volta che viene proposto in campo.
Zizic 6: Non demerita particolarmente contro l’élite della competizione. Patisce in difesa ma in attacco risulta concreto quando viene chiamato in causa.
Akele 6: Cinque minuti di gioco che valgono una sufficienza perché approccia subito nei migliore dei modi risultando importante in un secondo quarto dove la Virtus riesce a mettere decisamente in difficoltà l’Olympiakos.
Tucker n.e.