Quali squadre di Eurolega si sono stancate di più nella finestra FIBA?

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Eurolega

Tra qualificazioni a Eurobasket 2025, tutti i prossimi tornei continentali e prequalificazioni alla prossima FIBA World Cup, la tanto apprezzata e agognata finestra FIBA concomitante con la pausa di Eurolega ha mostrato tutti i talenti al di fuori dell’NBA vestire la canotta della propria Nazionale. A fare da contraltare al livello competitivo, decisamente più alto in questa finestra che in tutte le altre disputate finora durante la Regular Season di EL, c’è l’analisi cinica e crudele di quanto ogni squadra abbia speso, in termini di energie fisiche e mentali, permettendo ai propri tesserati di aggregarsi ai vari raduni.

In nostro soccorso viene l’analisi e il post di Marco Pagliariccio su X:

Eurolega

 

Approfondendo ulteriormente la divisione dei minutaggi, si vede come dai 388′ dei giocatori del Real Madrid ai 57′ di quelli dell’Efes corrono non solo tantissime vie di mezzo (Virtus 3° con 329′, Olimpia 12° con 197′) e circa 9 partite complete di un titolare, ma anche una concentrazione diversa dello sforzo. Tutti i minuti dell’Efes sono concentrati in 3 elementi ai margini delle rotazioni dell’Anadolu (Osmani, Gazi e Yilmaz), mentre i soli Abalde e Alocen non sono elementi cardine della rotazione di Mateo tra quelli che hanno calcato i parquet nelle settimane centrali di Febbraio. Ancor più peculiari sono i primati per l’impiego individuale: gli 80′ per Lundberg (Danimarca) e Chris Jones (Armenia) sono il massimo tra i roster di EL, seguiti dai 75′ di Poythress (Costa d’Avorio) e i 70′ del neoarrivato al Maccabi Joe Thomasson (Georgia), non ancora esordiente in Eurolega ma impiegato 1′ in più di Shengelia nella doppia sfida con Danimarca e Serbia.

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