Eurolega: il CSKA Mosca non vuole perdere la poltrona

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Siamo ufficialmente entrati nella settimana decisiva di Eurolega. Tra due giorni inizieranno le Final Four, e tra poco sapremo chi sarà il vincitore di un’edizione tanto bella quanto strana. Mai, nelle varie edizioni della massima competizione europea, si erano infatti problemi e cambiamenti drastici come in questa stagione. La situazione, già complicata per via del Covid, è diventata sempre più calda a causa del motivo che tutti conosciamo: lo scoppio della guerra in Ucraina. Il conflitto ha portato all’esclusione delle squadre russe dal torneo, ma ancora oggi i risvolti futuri di questa decisione appaiono poco chiari. Il motivo principale è il Cska Mosca, squadra fondatrice dell’attuale Eurolega e che non sembra essere intenzionata ad abbandonare il campionato tanto facilmente.

Nei mesi scorsi, il presidente Andrey Vatutin si era detto decisamente sfiduciato su un possibile futuro della sua squadra in Eurolega. Ieri tuttavia il russo ha fatto presente, in un’intervista a Eurohoops, come il club non voglia cedere a questa possibilità così facilmente. Vatutin infatti ha espresso il forte desiderio del Cska di partecipare alla prossima edizione dell’Eurolega. A conferma di ciò, la squadra di Mosca ha inviato una lettera al board di Eurolega in cui esprime il suo intento.

Subito l’intervista e la notizia hanno fatto il giro d’Europa. Il Cska Mosca quindi non ha rinunciato alla sua partecipazione all’Eurolega? A dire la verità, forse sarebbe stato incosciente aspettarsi una qualsiasi altra mossa da parte del club. Vatutin e soci infatti hanno effettuato una mossa ufficiale che sembra decisamente coerente con gli intenti a rimanere ad alti livelli. Arrendersi alla prima occasione non avrebbe tuttavia rispecchiato questi desideri. Se c’è anche una sola, minima possibilità di evitare l’esclusione, è più che comprensibile che il Cska provi ad indagarla.

Allo stesso tempo, questa mossa sembra nulla più di un “esprimere le proprie intenzioni in maniera ufficiale”. Che poi ci siano le condizioni affinché i russi riescano a rimanere in Eurolega è questione di tutt’altro conto. Lo stesso Vatutin d’altronde, nell’intervista, dice che il solo desiderio del club a rimanere nella competizione non basta.

Di certo è il nostro grande desiderio (rimanere in Eurolega, ndr), ma il desiderio non è abbastanza, ci sono molti fattori che incidono sulla questione, prima di tutto politici. Nonostante tutto, siamo pronti a effettuare qualsiasi sforzo per preservare la sicurezza in Russia, e oggi consideriamo possibile anche giocare a Belgrado o Istanbul.

Al momento però questa possibilità sembra molto lontana. A meno di cambi repentini e improbabili nel conflitto, in Russia sarà impossibile tornare a giocare. Il Cska dovrebbe quindi trovare un campo neutro dove giocare, e in questo senso Serbia e Turchia sembrano buone alternative. Ma, dall’altro lato, quante squadre sarebbero disposte a giocare contro i russi? Viene difficile pensare che lo Zalgiris, ad esempio, voglia affrontare la squadra moscovita. Come lo Zalgiris, molto probabilmente anche altre. A questo punto, davvero l’Eurolega potrebbe trarre dei benefici dal riammettere il Cska Mosca? Forse sono più i lati negativi. Sia dal punto di vista organizzativo, che di gestione delle dinamiche tra i vari club.

D’altro canto, non sarà facile escludere un club fondatore dalla competizione. Il Cska Mosca è sempre stato una delle migliori società del torneo, e non solo sul campo. Anche dal punto di vista economico, la squadra di Vatutin ha sempre rappresentato una sicurezza. Per questo non è così difficile pensare che, in un’eventuale partecipazione, il club riuscirebbe a mettere in piedi un roster comunque competitivo. Roster in cui, almeno dalle parole di Vatutin stesso, potrebbe rientrare Kevin Pangos.

Ha pensato a lungo se unirsi o meno alla squadra, alla fine ha preferito restare in Canada. Siamo in contatto per discutere del futuro. Ovviamente, molto dipenderà dalla presenza, o dall’esclusione, del Cska dalla prossima edizione di EuroLeague.

Subito dopo, il presidente ha anche affermato che il club è pronto ad aprire contenziosi con i giocatori che hanno lasciato la squadra ma con cui non è stato trovato un accordo. Ormai è noto, Kevin Pangos ha già trovato un’intesa di massima con l’Olimpia Milano per la prossima stagione. Nonostante questo, Vatutin ha lasciato le porte aperte a una sua possibile permanenza, minacciando tra le righe anche contese giudiziare. Dobbiamo quindi credere che il primo regalo di mercato ad Ettore Messina possa sfumare in questo modo?

Obiettivamente, come detto prima, sembra davvero difficile al momento che il Cska Mosca possa rientrare in Eurolega. Tanto difficile che, nei giorni scorsi, si paventava addirittura la possibilità di un’edizione 2022/23 a 16 squadre. La certezza non la può avere nessuno in questo momento, ma dichiarazioni e lettere del club russo sembrano solo mosse di rito. Nonostante questo, è necessario che l’Eurolega chiarisca il prima possibile la situazione per evitare di diffondere ulteriori dubbi.

 

 

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