Poteva essere la semifinale più scontata delle due di Colonia. Non è stato per nulla così. O meglio, l’Efes grazie a un Micic in versione MVP, tocca quota +23 a 15 minuti dall’ultima sirena. Dalla seconda metà del terzo quarto in avanti, i terribili di Ataman rischiano uno dei peggiori suicidi sportivi di sempre. Grazie al trio Hackett, Clyburn e Lundberg, il Cska arriva fino al -1 a pochi minuti dalla fine. Micic esce per 5 falli e quindi tocca a Beaubois e Larkin condurre la squadra. I russi hanno per due volte la palla del sorpasso in mano, ma sia Clyburn che Hilliard, la mandano uno sul ferro e l’altro lancia un tiro che fende l’aria. Con i liberi ad oltranza Larkin, pur sbagliando due volte, regala rivincita, vittoria e Finale all’Efes, sul punteggio di 89-86.
CSKA MOSCA
I. Lundberg 6,5: in dubbio fino a poco prima dell’inizio, mette la freccia nella rimonta finale, prima di uscire per falli.
D. Hilliard 4: 17 minuti di nulla cosmico con tiro e scelta sbagliata nel momento decisivo.
I. Ukhov 5,5: chiamato a svolgere compiti che solitamente non sono suoi, non sfigura per nulla e nonostante gli extrapass eccessivi nel finale, tiene discretamente il campo quando in quintetto.
W. Clyburn 7,5: dentro l’area è un incubo per l’Efes, mentre da fuori forza troppo e spesso, con molte triple tentate con la mano in faccia. Comunque clamoroso quando in questa forma.
T. Shengelia 4,5: a tratti controproducente, prende qualche rimbalzo importante, ma da lui ci si aspettava ben altro.
D. Hackett 7: in difesa le da e in attacco le prende. Nel secondo tempo manda più volte in difficoltà Micic. Solita partita di sostanza, ma non basta.
J. Voigtmann 5: anche da lui ci si aspettava ben altro. A parte 2 triple dall’angolo (sua specialità) in attacco è poca cosa e oltre limitare Singleton fa poco anche in difesa.
M. Eric 5: parte in quintetto per finire a referto e dopo un fallo e una persa torna in panchina, senza mai rialzarsi.
N. Kurbanov 5: a parte il canestro del -1 è poca cosa.
J. Strelnieks s.v.: 5 minuti in cui mette il timbro, ma comunque pochi per valutarlo.
S. Antonov s.v.
J. Bolomboy n.e.
EFES ISTANBUL
V. Micic 8: inarrestabile! Unica cosa a poterlo fermare sono i falli, che lo mettono fuori dai giochi a poco dalla fine. Per quasi tutta la partita è un treno in corsa e solo Hackett riesce a frenarlo nella rivincita del 2019.
S. Larkin 6,5: orribile nei primi 38 minuti, quanto decisivo nel finale con i suoi liberi e quando solo lui e Beaubois riescono a produrre qualcosa offensivamente.
R. Beaubois 6,5: mortifero al tiro come ci ha abituati, ma quasi nullo negli altri lati del campo.
A. Moerman 5,5: inspiegabile la sua altalena di prestazioni, che questa volta lo riporta a cadere.
C. Singleton 5: come il francese fa un enorme passo indietro in una post season che eccetto gara 5 col Real è ampiamente negativa.
S. Sanli 7,5: incredibile la sua parabola che da terzo centro nella finale del 2019, lo porta ad essere il titolare e decisivo nella partita della rivincita.
B. Dunston 6: un rimbalzo in attacco (decisivo) nel finale e poco altro. La sufficienza va all’incisività.
K. Simon 7: eleganza ed esperienza allo stato puro. In alcuni momenti della partita sembra una piovra che tocca tutti i palloni.
J. Anderson 6: male in attacco, quanto utile in difesa.
D. Balbay n.e.
B. Tuncer n.e.
Pleiss n.e.