Fenerbahce: dopo McCollum, quali altre mosse in arrivo?

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Zalgiris

Nella giornata di oggi il Fenerbahce ha ufficializzato l’arrivo, fino al termine della stagione, di Errick McCollum, che aveva lasciato da qualche giorno il Karsiyaka.

La speranza del club turco è che McCollum possa portare un po’ di imprevedibilità in un attacco che, specialmente nelle ultime settimane, è stato particolarmente sterile.

Le mosse dei turchi, però, non sembrano essere finite qui. L’intenzione del management, infatti, è quella di aggiungere un lungo che possa andare a prendere il posto di Boban Marjanovic, partito per la Cina.

Tra i candidati principali ci sono Bruno Fernando, appena rilasciato dai Raptors e che il Fener aveva già seguito quest’estate, e Trey Jemison, che ha appena lasciato i New Orleans Pelicans, secondo quanto riferito a Backdoor Podcast.

Fernando si è preso ancora qualche giorno per aspettare qualche nuova proposta dalla NBA ma la sensazione è che questa volta il lungo angolano possa, finalmente, decidere di considerare la corte dei club europei che lo seguono ormai da anni.

Jemison è un altro profilo che il Fenerbahce segue già da qualche tempo. Il 25enne originario dell’Alabama aveva avuto un buono stint con i Grizzlies al termine della scorsa stagione e in estate aveva firmato un two-way contract con i Pelicans, trovando però pochissimo spazio.

L’arrivo di un nuovo lungo, però, potrebbe contestualmente portare all’uscita di Skylar Mays.

L’esterno americano, arrivato ad ottobre dopo un corteggiamento piuttosto lungo, ha fatto fatica ad integrarsi negli schemi di Jasikevicius finora.

In EuroLeague, il giocatore sta viaggiando ad una media di 3.7 punti, 1.1 rimbalzi e 1 assist a partita, tirando solo con il 29% da 3 punti.

Con l’avvicinarsi dei rientri di Zagars e Baldwin (entrambi dovrebbero tornare a disposizione nel giro di una quindicina di giorni) e con la firma di McCollum, Mays potrebbe trovarsi fuori dalle rotazioni.

Un suo taglio da parte del Fenerbahce, quindi, è un’ipotesi da tenere in considerazione, secondo quanto è stato riferito a Backdoor Podcast.

Una cosa è certa: ad Istanbul le porte girevoli non sono ancora state chiuse.

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