Una notte da sogno. Solo così si può descrivere la partita che Reggio Emilia ha vissuto ieri. Nessun trofeo è ancora in bacheca, ma il traguardo si avvicina sempre di più. La Unahotels ha vinto la partita contro i Bakken Bears per 92-72, conquistando il pass per la finale di Europe Cup. Ribaltato quindi il risultato dell’andata, che aveva visto i danesi vincere di 2 punti. Ora gli emiliani saranno attesi dal Bahcesehir in finale: andata all’Unipol Arena il 20 Aprile, ritorno ad Istanbul il 27. Due giorni da vivere con coraggio e consapevolezza dei propri mezzi. Ma d’altronde come non farlo, se a guidare i compagni c’è un giocatore del calibro di Andrea Cinciarini?
Il playmaker ex Milano è stato ancora una volta protagonista di una prestazione storica. Dopo la tripla doppia e i record di assist in campionato, ora anche l’Europa è costretta a riconoscere la stagione straordinaria di un campione. Cinciarini ha infatti eguagliato il record assoluto di assist nella competizione, 18, in una partita comandata fin dal primo minuto dai suoi. Reggio Emilia infatti ha avuto il merito di partire nel migliore dei modi, un parziale di 31-10 nel primo quarto, per poi riuscire a mantenere le distanze per tutta la gara. Un inizio di gara perfetto quindi, spinto dai canestri di Hopkins e Strautins ma soprattutto dal playmaker italiano. Nei primi 15′ di gioco, 11 assist per il solo Cincia. C’è bisogno di dire altro?
Nel secondo tempo la formazione di Caja non ha poi avuto problemi nel gestire il risultato. Ottima in questo senso la prova di un Crawford ridestatosi dal sonno, e che con i suoi 14 punti ha permesso a Reggio di non guardarsi più indietro. Così come fondamentale è stata la battaglia operata sotto canestro da Justin Johnson, che in questa seconda parte di stagione ha alzato notevolmente il proprio livello. L’americano è il guerriero a servizio della squadra, coadiuvato dalla classe di Hopkins e dall’infinito talento del già citato Cinciarini. Tutte pedine importantissime di un puzzle perfetto, che ha tenuto a bada gli avversari per 40 minuti.
Una partita controllata dai biancorossi dall’inizio alla fine quindi. E tutto questo nonostante le assenze di Candi, Diouf ma soprattutto del miglior realizzatore della squadra: Olisevicius. Nomi pesanti e importanti, che sarebbero potuti essere ulteriori valori aggiunti. La Unahotels ha tuttavia dimostrato di essere squadra al di là dei singoli, meritandosi una finale tanto agognata. Finale europea che Reggio Emilia non raggiunge dall’annata 2013-2014, in quella che a quel tempo era l’Eurochallenge. Tante cose sono cambiate da quegli anni, eppure un filo rosso che collega questi due traguardi c’è. L’allora Grissin Bon infatti vinse la finale, e premiato come miglior giocatore fu un certo Andrea Cinciarini. A quel tempo il nativo di Cattolica aveva 28 anni, oggi ne ha 36. Nonostante questo il playmaker, non conscio della propria età, continua ad essere decisivo e ha guidato la squadra verso un altro traguardo incredibile.
Ora ad attendere la Unahotels ci sarà una squadra decisamente più temibile dei Bears: i turchi del Bahcesehir. Saranno due partite molto difficili, ma niente è impossibile. Lo dimostra la stagione di Cinciarini, lo dimostra il percorso effettuato da Reggio Emilia. La squadra si farà trovare sicuramente pronta all’appuntamento. Ma nel frattempo è giusto godersi una vittoria storica in una notte speciale.