Mancano poco più di due settimane all’avvio della stagione di Eurolega. L’attesa cresce sempre di più per quella che sarà una stagione senza ombra di dubbio avvincente, e che si concluderà come al solito con l’imprevedibile format delle Final Four. L’anno scorso alla Uber Arena di Berlino fu il Panathinaikos a trionfare, e oggi la squadra di Ergin Ataman riparte come una delle maggiori favorite della competizione. Fare pronostici più precisi tuttavia è operazione sempre molto complicata, così come prevedere quale sarà la sede in cui si giocheranno le Final Four. Attualmente, infatti, i tre giorni più importanti della stagione europea di basket non hanno ancora una locazione precisa.
Negli scorsi mesi, una delle destinazioni ad essersi proposte e di cui si era molto parlato era Barcellona. Tuttavia, secondo quanto riportato da Mihalis Stefanou di Eurohoops, la città catalana è uscita di scena. Al momento, sono rimaste quindi soltanto due principali candidate: Abu Dhabi e Belgrado.
Se fosse scelta la città serba, si tratterebbe della terza volta in sette anni. Belgrado ha infatti già ospitato le edizioni 2018, vinta dal Real Madrid, e 2022 vinta dall’Anadolu Efes. Inoltre, la Belgrade Arena ha ospitato le Final Four di BCL nella scorsa stagione, mettendo in mostra per la prima volta in Europa un parquet in vetro LED.
Per Abu Dhabi, invece, si tratterebbe di un’esclusiva assoluta nella storia della competizione. Mai, infatti, le Final Four di Eurolega si sono giocate in una città non situata in Europa. Si tratterebbe di una scelta controversa, ma con ogni probabilità mossa anche da motivi economici e di sponsorizzazione rilevanti. A breve dovrebbero arrivare notizie più certe, ma da tempo EuroLeague sta considerando il mercato orientale come un’occasione da sfruttare. La prova maggiore, d’altronde, è rappresentata dalla nascita del Dubai BC con una programmazione futura che prevede il suo ingresso nel torneo. La decisione quindi si collocherebbe all’interno di una visione espressa da tempo dai vertici della competizione.
Ironicamente, questa corsa a due può essere anche metafora di uno scenario più ampio. L’Eurolega sceglierà la tradizione, puntando su un Paese che ha fatto della pallacanestro una parte integrante della propria storia, o sceglierà l’espansione verso orizzonti inesplorati? In qualsiasi modo si concluderà questo dibattito, sembra solo questione di tempo prima che il brand di EuroLeague non varchi i limiti del continente europeo.