Il numero uno della Germani Brescia, Mauro Ferrari, è stato ospite di Basket Time 2.0, dove ha parlato del futuro della Germani Brescia, che potrebbe vedere completamente stravolta la squadra, che ha già perso Massinburg, che tanto bene ha fatto nelle ultime stagioni.
Ecco le dichiarazioni più significative di Mauro Ferrari.
Su coach Magro
“Sta passando un momento molto difficile a livello familiare, lo stento tutti i giorni, gli sono vicino e sabato dovrebbe rientrare in città. Auguro ad Alessandro tanto bene e se un giorno arrivasse una richiesta e dovesse andare, vuol dire che il compito della società è andato a buon fine, abbiamo creato qualcosa di importante: un coach che farà basket ad altissimo livello. Lo abbiamo scelto per la voglia di lavorare e fare. Il futuro è dei giovani e Alessandro è giovane nonostante abbia già tanta esperienza importante alle spalle”.
Sulle coppe europee
“Il discorso EuroCup è ancora aperto, ma in questo momento devo capire il confronto col coach e capire le disponibilità economiche. Andare in giro per l’Europa è bellissimo , ma devo pensare anche alle famiglie che vengono a vederci. Il progetto è sociale a tutti gli effetti: vogliamo dare divertimento ed emozioni. Durante la settimana la gente fa fatica a venire al palazzo: i bambini il giorno dopo hanno scuola. Io voglio preservare il divertimento della partita del fine settimana per i bresciani, e l’Europa rischia anche di far infortunare i giocatori. Il nostro è prima di tutto un progetto sociale. Comunque, abbiamo tempo fino alla prossima settimana per decidere e fare l’eventuale iscrizione a una coppa europea”.
Sul mercato
“Se analizziamo i nostri 10 giocatori, c’è da farsi su le maniche nelle prossime settimane. Purtroppo i cicli iniziano e finiscono. Non rimarremo in tanti il prossimo anno: chi per carta d’identità, chi per mercato. Massinburg era un giocatore normale, lo staff ha creato quello che è oggi, è stato creato dalla Pallacanestro Brescia, ma alla fine stagione ci troviamo un pugno di mosche in mano, dovrebbe essere un volano di finanziamento per i settori giovanili, ma invece diventa un volano per se stesso, ci lascia alla fine un bel sorriso, due lacrime e un ricordo alla città.
Continuo a non accettare che il procuratore debba prendere il 10% dell’ingaggio di Massinburg, che sarà da 500.000 dollari. Cosa ha fatto per meritarselo il suo manager? Christon ha un carattere difficile da gestire, Amedeo ha la sua età e bisogna avere una squadra che lo regge, Petrucelli sogna l’Eurolega, Bilan ha 36 anni, Cournooh gioca da play, ma non è play, Cobbins ha 32 anni. Oggi la nostra squadra sono Akele e Burnell, c’è da sedersi e capire cosa vogliamo fare, vedere gli sponsor e le famiglie che credono ancora nel progetto, perché da soli non si va da nessuna parte”.