Gigi Datome: “Da tre è la chiave, non deprimersi”

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Gigi

Un Gigi Datome affranto quello che si presenta in conferenza stampa dopo la sconfitta subita dall’Italia contro la Repubblica Dominicana. Una sconfitta che rischia di costare caro agli Azzurri, che ora non hanno più il destino nelle proprie mani al Mondiale. Il capitano della nazionale inizia l’analisi della gara puntando la lente d’ingrandimento sulle differenze al tiro da tre punti tra le due squadre.

Abbamo iniziato molto bene la gara e la stavamo controllando. Poi loro hanno segnato e creato ottimi tiri e sono stati bravi a metterne molti, viceversa noi abbiamo creato alcuni buoni tiri e altri no ma ne abbiamo sbagliati troppi. Come squadra, se non tiri bene da tre devi essere quasi perfetto su tutti gli altri aspetti della partita. Abbiamo controllato i rimbalzi, tirato bene da due punti, non abbiamo commesso troppe palle perse, ma penso che la chiave della gara sia stata nel tiro da tre. Congratulazioni a loro, noi dobbiamo essere pronti per la prossima che sarà molto importante.

Sullo stato mentale della squadra verso la prossima gara:

Sarà una gara importantissima da preparare e vincere per avanzare alla seconda fase. Riguarderemo sicuramente la partita di oggi, ma dobbiamo continuare a credere in noi stessi e fidarci l’uno dell’altro. Sappiamo che sarà difficile, come lo sono state le partite di oggi e di due giorni fa, quindi niente di differente.

Sulle difficoltà mentali nell’affrontare le Filippine, squadra di casa:

Su questo palcoscenico non c’è tempo per deprimersi o essere euforici. Tutti abbiamo affrontato partite difficili, sarà dura ma ci sarà una bella atmosfera. Tutti i giocatori amano giocare questo tipo di partite. Prima di tutto dobbiamo controllare meglio quello che facciamo sul campo, tutto il resto è solo ambiente, dobbiamo essere concentrati sul nostro lavoro.

Sulle difficoltà nel difendere Karl-Anthony Towns e Jordan Clarkson:

La nazionale repubblicana aveva un grande singolo giocatore, ma tutto attorno a lui un’ottima squadra. Quindi è importante non solo limitare un giocatore di questo tipo, che non puoi fermare per quanto è bravo, ma devi fare attenzione anche a tutti gli altri. Proveremo a fare lo stesso con Clarkson, quello è l’obiettivo.

 

 

 

 

 

 

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