Hack a Stat: road to Final 4 – CSKA e Real Madrid

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Bentornati su Hack a Stat! Con l’ultimo post abbiamo analizzato particolari aspetti statistici di Fenerbahce e Zalgiris: oggi è il turno delle altre due finaliste, ovvero CSKA Mosca e Real Madrid. Quindi senza ulteriori indugi, partiamo!

Mentre mi preparavo su questo post ho riflettuto parecchio su cosa analizzare delle due squadre. Complici i molti infortuni subiti, il Real Madrid non permette di effettuare confronti su vinte e perse durante la stagione regolare, dato che molte volte Laso ha dovuto rimescolare assetti e tattiche.
Discorso simile per il CSKA: i play-off li ha giocati senza due perni del gioco di Itoudis, ovvero De Colo e Hines e, seppur ci sia cauto ottimismo per entrambi, non è ancora certa lo loro presenza nelle Final 4.
Ho pensato quindi di impostare questa analisi sull’impatto di alcuni importanti giocatori sulle prestazioni di squadra. Partiamo con gli spagnoli.

REAL MADRID

Fino ad un giorno prima dell’inizio dei play-off di Eurolega, il coach dei blancos stava assaporando l’idea di poter finalmente alternare in cabina di regia Llull (che rientrava dopo quasi un anno di stop), Doncic e Campazzo: puntualmente è arrivato l’infortunio del play argentino. Llull ha poi giocato solo le due partite casalinghe contro il Panathinaikos: si è visto che ancora deve ritrovare il feeling con il gioco, ma già in gara 4 si sono intravisti degli sprazzi del vero Sergio. Senza di lui, quest’anno il Real è stata la squadra che ha utilizzato di meno il pick and roll (solo il 40% delle volte): l’assenza del play spagnolo ha sicuramente pesato su questa statistica. Ecco il grafico realizzato da Euroleague.net che mostra la suddivisione dei possessi delle sedici squadre.

È quasi strano al giorno d’oggi pensare che ci siano squadre che utilizzano per meno della metà dei propri possessi questa tecnica di gioco: dico “quasi” perché esistono realtà (sia qui che al di là dell’oceano) che ancora non ne abusano, ma in generale il PNR sta diventando una tecnica fondamentale nel basket odierno. Ma quindi il Real Madrid come crea spaziature e vantaggi senza di esso? Semplice, con Carroll.
Quando è in campo, il giocatore americano percorre chilometri per sfruttare i blocchi dei suoi compagni ed è davvero impressionante se lo si segue costantemente. La squadra spagnola quindi trae vantaggio dalle uscite di Carroll in diversi modi:

  • Passaggio a Carroll che in uscita prende e tira;
  • Passaggio a Carroll che attacca il close-out;
  • Esplorazione del mismatch generato da un cambio difensivo sul blocco;
  • Passaggio al lungo che rimane non marcato per errori difensivi;

In gara 4 uno dei canestri decisivi della partita lo ha segnato Reyes proprio come descritto nel quarto punto.
La presenza di Jaycee è quindi fondamentale per il gioco offensivo dei madrileni: ciò lo si evince anche dai numeri.

Con Carroll in campo l’Offensive Rating sale, così come le percentuali realizzative da 3 punti. Il problema della guardia tiratrice è dall’altra parte del campo, dove non è sempre efficiente; questi numeri si riferiscono a tutte le partite disputate (regular season + play-off) e si nota un miglioramento del Defensive Rating mentre è in panchina. La sensazione però è che durante la serie contro i greci Carroll abbia saputo mantenere un buonissimo impatto difensivo: difatti Laso si è potuto concedere il lusso di tenerlo in campo più a lungo (in stagione regolare ha mediato un utilizzo di 15 minuti a partita, mentre nei play-off 22) così da sfruttare maggiormente i giochi che lo coinvolgono. Se si confrontano i Defensive Rating individuali tra regular season e play-off si nota un piccolo miglioramento (da 116.5 a 114.9, senza però considerare la prima partita, dove il Real non è sceso praticamente in campo). La tenuta difensiva del tiratore americano sarà probabilmente una chiave delle semifinale contro il CSKA, ma sarà altrettanto importante per il Real poter contare sull’apporto difensivo di Taylor.
Il giocatore svedese è lo stopper difensivo che Laso sfrutta per limitare gli esterni più pericolosi degli avversari. Contro il Pana si è occupato sia di James che di Calathes, a tratti limitandoli egregiamente. Le differenze nel Defensive Rating e nel tiro da 3 punti avversario parlano chiaro; Taylor probabilmente dovrà occuparsi di De Colo (se rientrerà) e la buona riuscita o meno di questo accoppiamento sarà la seconda chiave della sfida.

Infine osserviamo i numeri di Llull, Campazzo e Doncic: il wonder boy sloveno è sfruttato come secondo esterno quando in campo c’è uno degli altri due, quindi nel caso l’argentino rientrasse (dubito) avrebbe pochi minuti in spot 1. Ma sembra che per lui non ci siano grosse differenze: Doncic è un tassello fondamentale nel back court del Real sia per la sue abilità nel trovare l’uomo libero, sia per il sapersi creare lo spazio giusto per un tiro o una penetrazione. Non è però nel pieno possesso delle sue qualità e ciò lo si riscontra nei numeri riportati sopra: tra gli esterni analizzati, Luka è quello con la minore differenza nel Net Rating tra ON e OFF. Oltretutto la percentuale da 3 punti di squadra è peggiore quando lui è in campo (Doncic ha tirato con il 35% da oltre l’arco in RS con più di 5,5 conclusioni a partita, che si sono tramutati in 3,5 tentativi con il 43% nei play-off).
Passando al play spagnolo, si nota come durante i 38 minuti in cui è stato in campo il Real abbia giocato molto bene. Non bisogna cadere nell’errore di confrontare quei valori con quelli mentre il play è in panchina (dato che sono praticamente l’intera stagione regolare), ma soffermiamoci solamente sul notare come le statistiche relative a “Llull ON” siano positive. Ciò significa che il rientro di Sergio non ha influenzato negativamente il gioco madrileno, il che non era scontato nonostante si stia parlando di Llull. Questo perché non è mai facile rientrare dopo quasi un anno di stop, a maggior ragione durante una serie play-off.
Campazzo infine è un tassello in più nello scacchiere di Laso per mettere pressione agli esterni del CSKA. Oltretutto Campazzo ha i mezzi atletici per poter inficiare l’efficacia in transizione dei futuri avversari e considerando che la squadra di Itoudis costruisce gran parte dei suoi punti da quel fondamentale, Laso sarebbe ancor più contento di riaverlo a disposizione.

Ricapitolando, nella sfida con il CSKA la difesa avrà un’importanza capitale. Se i lunghi come Tavares e Ayon garantiscono una buona intimidazione al ferro, sarà altrettanto necessario garantire una costante pressione difensiva sugli esterni moscoviti. Per fare ciò Taylor sarà un tassello importante, così come Campazzo nel caso rientrasse. Se in più Carroll dovesse assicurare nuovamente quella discreta tenuta difensiva, ci sarà da divertirsi.

 

CSKA MOSCA

L’assenza di De Colo e Hines si è fatta sentire moltissimo durante la serie contro il Khimki, essendo entrambi due giocatori fondamentali nel gioco sia offensivo che difensivo di Itoudis. E infatti la serie è stata molto più equilibrata di quanto ci sia aspettasse, anche per meriti di Shved e compagni. Il Net Rating medio delle quattro partite è pari a 1.20, il che vuol dire partite sempre con differenze di punteggio molto basse.
Il grafico sottostante mostra come sono variati i valori delle statistiche del CSKA tra Regular Season e Play-off (nella RS i due grandi assenti hanno saltato solo 1 partita con Hines):

Considerando comunque che il Khmki ha fatto del suo meglio per portare i rosso-blu fuori dalla loro comfort zone, ciò che salta più all’occhio è la differenza del Rating difensivo, un gap di 8 punti in più. Se da un lato abbiamo quindi un Khimki determinato a fare bene, bisogna pur considerare che l’assenza di Hines si è fatta sentire. Invece per l’attacco abbiamo un calo di 5 punti e subito non si può fare a meno di pensare all’assenza di De Colo. Tale calo può anche non essere così evidente, ma se si osservano le percentuali di tiro si capisce che il CSKA ha faticato di più a trovare la via a canestro:

Il calo del tiro da 3 punti è riconducibile anche all’assenza di Hines, che come abbiamo visto in uno dei precedenti post, aiuta i propri compagni a trovare i giusti spazi di tiro. Chiaro che poi l’assenza del francese sia comunque la più importante per giustificare tale riduzione.
Andando più nel dettaglio, se osserviamo gli impatti dei due giocatori le cose risultano ancora più chiare.

 

Innanzitutto si notano le percentuali di tiro: i valori OFF sono quanto mai simili a quelli mediati dal CSKA durante i play-off, guarda caso le partite in cui i due giocatori erano assenti.
In secondo luogo i rating offensivi peggiorano entrambi e, per il solo Kyle, anche il rating difensivo.
Per le prossime due partite quindi (non me ne vogliano i vari Higgins, Rodriguez e compagnia) le sorti del CSKA passano dal ritorno di Nando e Kyle. Senza di loro i russi mantengono sicuramente i piani partita invariati, ma perdono sia in efficienza che sopratutto in esperienza e talento, elementi fondamentali se si vuole arrivare ad alzare il trofeo.

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Cappe
Baskettaro a tempo perso, nerd a tempo pieno. Così malato di numeri che se non trovo la statistica che mi aggrada, me la creo da solo [cit.].

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