Joel Embiid dice addio alla stagione: il futuro dei Sixers è a rischio?

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Joel Embiid
Credits Ipa Agency

I Philadelphia 76ers hanno annunciato ufficialmente che Joel Embiid non tornerà in campo per il resto della stagione regolare. Il lungo camerunese, alle prese con un problema persistente al ginocchio sinistro, e il team stanno cercando una soluzione a lungo termine per risolvere l’infortunio che ha compromesso la sua annata.

Un infortunio senza fine per Embiid

Dopo la sconfitta contro i Brooklyn Nets, il gonfiore al ginocchio di Embiid è aumentato, costringendo i Sixers a sottoporlo a nuovi esami diagnostici. Nonostante cure, trattamenti e iniezioni per ridurre il dolore, il problema non è mai stato realmente risolto.

Per tutta la stagione, Embiid ha cercato di giocare stringendo i denti, sperando che il dolore si attenuasse con il miglioramento della condizione fisica. Tuttavia, invece di migliorare, la situazione è peggiorata, riflettendosi negativamente anche sulle prestazioni della squadra.

Frustrazione e problemi di continuità

Secondo diverse fonti, lo staff e i compagni di squadra hanno vissuto momenti di frustrazione: spesso Embiid sembrava pronto a giocare durante gli allenamenti, salvo poi dover saltare le partite. Questo ha reso instabile la sua gestione e ha contribuito alla crisi dei Sixers, che hanno collezionato nove sconfitte consecutive e 11 nelle ultime 12 partite, scivolando a un disastroso record di 20-38.

L’assenza di Embiid si è fatta sentire anche nelle ultime partite giocate: nelle ultime due apparizioni stagionali, il centro ha segnato meno di 15 punti, un dato che non si verificava dal maggio 2021. Contro i Brooklyn Nets, dopo un duro contatto nel terzo quarto, ha faticato a rialzarsi e ha chiuso la gara con soli 14 punti e un preoccupante 0/6 da tre punti.

Numeri in calo e futuro incerto

Embiid, MVP NBA 2022-23, ha vissuto una delle stagioni più difficili della sua carriera. Con 23.8 punti di media, si tratta del suo peggior rendimento dal 2017-18. Anche i numeri a rimbalzo (8.2) e nelle stoppate (0.9 a partita) sono i più bassi dai suoi esordi in NBA. Inoltre, la sua percentuale dal campo (44.4%) e da tre punti (29.9%) sono ai minimi storici.

I Philadelphia 76ers, che all’inizio della stagione puntavano a essere contender, ora devono affrontare un futuro pieno di incognite. Senza Embiid e con Paul George e Tyrese Maxey limitati da infortuni, la squadra ha perso ogni stabilità. Tuttavia, c’è un risvolto positivo: Philadelphia ha ora il sesto peggior record NBA, il che le permetterebbe di mantenere la propria scelta al primo turno del Draft 2025 (protetta nelle prime sei posizioni, altrimenti andrebbe agli Oklahoma City Thunder).

Cosa succederà ora?

La priorità per i Sixers è garantire a Embiid un recupero completo e valutare se sarà possibile costruire una squadra competitiva attorno a lui nel futuro. L’assenza della loro stella ha già messo in crisi l’intera stagione, ma il vero problema sarà capire se Embiid riuscirà mai a tornare al massimo della forma. Nel frattempo, Philadelphia ha firmato Jalen Hood-Schifino, ex prima scelta dei Los Angeles Lakers, con un contratto two-way per rinforzare il roster. Ma la domanda che tutti si pongono è una sola: abbiamo già visto il miglior Embiid di sempre, o riuscirà a risorgere?

 

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