In un’estate europea di mercato piena di colpi di scena, uno dei più clamorosi è stato sicuramente quello del passaggio di Kostas Sloukas al Panathinaikos. A fare clamore, ovviamente, il rischiosissimo “cambio di sponda” dopo aver lasciato l’Olympiacos di Bartzokas. Un addio inaspettato, apparentemente un fulmine a ciel sereno, ma che secondo i rumors covava radici in un rapporto non più idilliaco con Bartzokas e in richieste economiche e tecniche di Sloukas ritenute non adatte. Dopo diverso tempo, ora il greco è tornato a parlare, e per la prima volta ha commentato definitivamente la propria scelta.
In una recente intervista a Sportal, Sloukas ha voluto cercare di raccontare la propria verità sul suo “tradimento”. Fino ad oggi, il giocatore aveva soltanto lodato l’affetto mostrato dal Panathinaikos, ma senza mai spiegarne davvero i motivi. Ora l’ex Olympiacos ha deciso di fare chiarezza, partendo subito col dire che la sua mossa non era premeditata.
Ho preso la decisione nel momento in cui ho firmato, è successo tutto molto velocemente.
Cosa è accaduto davvero tra Sloukas e l’Olympiacos? Quali sono le vere ragioni dietro l’addio? Sloukas comunque non lo chiarisce del tutto, ma spiega ciò che gli ha dato fastidio di come la notizia è stata raccontata.
Certi fatti non sono stati riportati nel modo giusto. La storia è stata raccontata solo da un lato. L’Olympiacos è una società molto grande e può influenzare situazioni e giornalisti.
La verità su quello che è successo sta venendo nascosta. Non mi siederò qui a dire ciò che è successo davvero, non mi influenza dal punto di vista sportiva. Quello che mi infastidisce davvero è il modo in cui tutto è stato riportato.
A confermare le voci di un rapporto non più solido con Bartzokas, le (non) dichiarazioni proprio sul suo ex coach.
Non abbiamo parlato per niente, non ho nient’altro da dire.
Successivamente, Sloukas ha poi parlato della sua nuova squadra. Il progetto Ataman è sicuramente molto ambizioso, e gli obiettivi del Panathinaikos risultano evidenti dal mercato estivo condotto.
Abbiamo molto lavoro davanti, il primo obiettivo sono i playoff. Meglio se con il fattore campo. Credo in questa squadra e vedo che ognuno ha la giusta mentalità. Ogni volta che ho giocato contro il Panathinaikos, c’era una delle atmosfere più calde e difficili in cui giocare in assoluto. I tifosi amano molto questo club.
Lo Sloukas di qualche anno fa avrebbe mai immaginato di arrivare a giocare per il Panathinaikos?
No, non pensavo avrei mai giocato qui. Ma non sai mai dove ti porta la vita. Sono stato scelto da coach, staff e dirigenza: è un onore. Mi hanno mostrato molto rispetto come giocatore.
Oltre a fare la differenza sul campo, Sloukas porta anche molta esperienza per alzare il livello di tutta la squadra su più fronti. Ma il greco non vuole insegnare nulla a nessuno, e per questo preferisce non essere visto come la chioccia che alleverà i compagni più giovani. Sloukas ha un solo obiettivo in testa, vincere, e se c’è qualcuno che sa come farlo questo è proprio lui. In un modo tanto semplice da dire quanto complicato da realizzare.
Non mi piace dare consiglio. Io semplicemente provo a risolvere i problemi dei miei compagni.