
Alla Segafredo Arena è il Partizan a conquistare i due punti che le permettono di continuare a pieni regimi la corsa verso un posto nei playoff di Eurolega, battendo una Virtus, invece, ormai matematicamente fuori anche dalla speranza dei play-in.
Il primo quarto termina sul 23 a 17 con entrambe le squadre che provano a far sentire i muscoli, in particolare la difesa felsinea costringe Belgrado ad affidarsi più che altro alle invenzione di Brown, preciso da oltre l’arco. L’attacco virtussino, invece, riesce a far muovere bene la difesa serba, sfruttando i raddoppi in post per segnare da tre e trovando una precisione invidiabile da sotto canestro con un eccellente 8/9.
Nella seconda frazione, invece, il secondo quintetto bianconero a livello fisico non riesce a reggere neanche lontanamente il dinamismo avversario e cambia così completamente l’inerzia, con Belgrado che segna un parziale di 6 a 0 in neanche due minuti e mezzo. Serve una tripla di Morgan per sbloccare la Virtus, alla quale segue subito la penetrazione di Jones che sfrutta ancora la staticità virtussina per appoggiare il vantaggio dopo quattro minuti sul 26 a 27. Con l’ingresso nuovamente dei primi cinque Ivanovic prova a cambiare rotta, ma il quarto ormai è segnato e risulta essere l’opposto del precedente, con Bologna che non riesce a segnare nemmeno una volta da due punti, e un Partizan invece, precisissimo al tiro con tutti i suoi interpreti. Quarto che si chiude sul 36 a 44, con una palla rubata nel finale a Cordinier che porta alla schiacciata di Sterling Brown.
Terzo quarto nel quale Belgrado continua a dare sfoggio di una impressionante circolazione di palla, con conseguente tripla realizzata. Dopo due minuti e mezzo, il punteggio è sul 38 a 49, con gli ospiti che provano a dare la spallata decisiva con la tripla di Lundberg. Però, dopo un inizio tragico, Hackett si sveglia e suona la carica con canestri e buone difese, e la Virtus trova così un altro protagonista sul quale appoggiarsi oltre al solito Shengelia, costretto agli straordinari. Frazione che si chiude sul meno 9 Virtus, e con l’esordio di Holiday.
A questo punto, comunque è difficile immaginarsi un ultimo quarto davvero combattuto. La Virtus, però, ci prova, tornando a creare buone azioni e a far circolare la palla con concretezza, arrivando ad accorciare anche sul meno 4 dopo poco più di quattro minuti. Il Partizan trova cinismo con entrambi i Jones, che allontanano a più riprese le velleità dei padroni di casa. La partita si chiude dopo l’unica tripla sbagliata da Brown, che significa però ennesimo rimbalzo offensivo di Belgrado e tap in di Jones con il fallo, con successivo libero realizzato e nuovo più 7 a due minuti dal termine.
La partita termina così 71 a 81 a favore di una Belgrado che nella seconda frazione cambia marcia, va avanti nel punteggio e con cinismo e precisione da tre si porta a casa il risultato.
Virtus Segafredo Bologna
Cordinier 6: Gioca tanti minuti e con costanza riesce anche a dare un contributo alla squadra, anche se con qualche qualche palla persa di troppo velenosissima, come in chiusura secondo quarto. Gioca, però, tutti gli ultimi dieci minuti è ed comunque l’ultimo a mollare cercando di accendere la scintilla anche nei compagni, arrivando però a forzare più del necessario.
Holiday 6: Esordisce come fosse un under a un minuto dalla fine del terzo quarto. Poi Ivanovic gli da fiducia nell’ultimo lasciandolo in campo per quasi tutto il tempo. Lui risponde con buone difese e un bellissimo no look in contropiede e una tripla sbagliata. In attacco si limita ad aspettare palloni che non arrivano in angolo.
Belinelli 4,5: Gioca i tre minuti a inizio secondo quarto e poi non vede più il campo, visibilmente in difficoltà contro l’atletismo degli esterni serbi.
Pajola 6,5: Primo quarto in cui finalmente sembra poter tornare a segnare come qualche settimana fa. Poi, invece, si limita a cercare i compagni e a difendere contro clienti decisamente scomodi.
Shengelia 7,5: Una partita totale da 16 punti e 8 assist in cui è costretto a fare gli straordinari per colmare in diversi momenti l’inefficienza dei compagni. Qualche errore di scelta, ma difficile dargli colpe quando è costretto a costruire e a concludere continuamente contro la terza miglior difesa dell’Eurolega
Hackett 6,5: Mezzo voto in più di incoraggiamento. Inizio tremendo, ma nel terzo quarto gli scatta la scintilla e si rivede per qualche minuto il giocatore ammirato fino a un anno fa, con canestri e giocate difensive importanti. La speranza per i bianconeri è che non sia solo un caso.
Grazulis 5,5: I quintetti più efficaci vedono lui in campo e a sto giro segna anche, ma subisce troppo la fisicità a rimbalzo avversaria.
Morgan 6: Per tutta la prima parte del secondo quarto la sua tripla è l’unica canestro a muovere il tabellino virtussino, e coi compagni che si appoggiano alle sue iniziative per larghi tratti. Però, fa anche tanta confusione senza riuscire a dare il ritmo giusto e con qualche lettura sbagliata.
Polonara 5,5: Mezzo voto in più per i canestri nel finale, ma in difesa si dimentica continuamente di fare tagliafuori, costando a più riprese secondi tiri.
Diouf 6: é l’unico a non subire sotto canestro, riuscendo anche a difendere bene in più occasioni. Ivanovic non è dello stesso avviso e nell’ultimo quarto lo tiene a sedere. Bravo dopo i due falli iniziali a non commettere il terzo.
Akele n.e
Tucker 5,5: La solita tenacia, ma era una partita che richiedeva più qualità.
Partizan Mozzart Bet Belgrado
Davies 6,5: Molto nervoso, anche più del necessario in una partita in cui gli han fischiato 6 falli a favore. Comunque riesce ad essere una bella spina nel fianco per gli avversari, segnando tra l’altro la tripla importantissima del più sette nell’ultimo quarto
Lundberg 6,5: Tanti errori dal campo, ma Obradovic lo tiene in campo ben 38 minuti perché da solidità e fa girare bene la squadra.
Jones C. 8: 19 punti con giusto tre errori dal campo. Gioca da leader ma è anche la perfetta spalla di Brown
Washington n.e
Koprovica n.e
Nakic n.e.
Pokusevski s.v: Due minuti in cui è più preoccupato a non far danni
Brown 8: Partita impressionante, segna ogni qualvolta la difesa gli lascia un briciolo di spazio. L’unico errore da oltre l’arco porta al tap in di Jones e quindi a chiudere la partita.
Bonga 6: Due acuti con due triple, una all’inizio e una a riportare nel terzo quarto la doppia cifra di vantaggio. Si limita, però, più che altro a far il lavoro sporco, subendo ogni tanto la fisicità di Shengelia.
Lakic 6: Fa il suo senza infamia e senza lode.
Mike n.e.
Jones 7,5: Qualche errore con conseguente palla persa da elefante in cristalleria, ma allo stesso tempo è dirompente portando a referto una doppia doppia da 12+12 e con giocate importantissime per le sorti della gara