Every game matters, ma orwellianamente qualcuna è più importante delle altre. Virtus – Partizan di questo inizio febbraio è una di quelle, perché la Virtus ha bisogno di un successo per non rischiare di veder sgretolarsi la sua stagione da favola in Eurolega, e il Partizan deve fare punti per restare aggrappato al treno play-in.
Lo sanno tutti all’interno della Segafredo Arena: il pubblico, caldo che a momenti sembra quello della Stark Arena. I giocatori, che partono molto contratti, solo 9 punti in 4 minuti. Per il Partizan segna solo il fresco ex Smith, comprensibilmente motivato. Si sbloccano i tiratori, Avramovic da una parte, Belinelli e Hackett dall’altra, 8-10 al timeout televisivo di metà primo quarto. Entra Pajola e ruba palla, quasi ovvio. Entra Punter e fa un canestro pazzesco, altrettanto ovvio. Intensità da playoff, ma da gara 5. Beli ha le scarpe allacciate stasera, assist e tripla, sorpasso Virtus, 17-16 a 1.19. Risponde Nunnally, chiude il quarto Lundberg con un clamoroso 2+1 non trasformato contro Caboclo. 19 pari, siamo già stanchi noi a guardare ed è solo fine primo quarto.
Quintetto piccolo per Banchi a inizio secondo quarto, contro uno tradizionale di Obradovic. Dura due minuti l’esperimento, tempo di sostituire un Belinelli, chiaramente passato dalla criogenesi prima della partita, con 12 minuti consecutivi in campo. La difesa di Bologna sale di colpi, con Pajola versione saracinesca; segue una fase un po’ confusionaria della partita dove la Virtus prova a scappare e il Partizan ricuce subito; Shengelia è in evidente e logica difficoltà, 28-27 a 5’28”. La Virtus però non è quella delle ultime cinque uscite, e sembra aver ritrovato la consistenza difensiva e la fiducia nelle esecuzioni in attacco. Nuovo piccolo allungo, 32-27 a 4 minuti. Ricuce subito il Partizan e il clima si fa infuocato, qualche colpo di troppo di qua e di là. Faticano i tre in arancione a mantenere la gara su binari giocabili, chiude bene la Virtus con Hackett e l’intervallo arriva come acqua di maggio per far respirare tutti, in campo e fuori.
Buon inizio di secondo quarto per la Virtus, con Cordinier e Belinelli con un 3+1 e un’altra tripla a rispondere ad un continuo Avramovic. 49-41 su un gran rimbalzo d’attacco di Shengelia a 6 minuti. Continuano i colpi duri, da entrambi i lati del campo. Arranca il trio in arancione, non li invidiamo. Belinelli dipinge pallacanestro, un assist e un’altra tripla, +10 a 4’38” ed un Obradovic col volto nella scala dei magenta più accesi è costretto al timeout. Abbassa nuovamente il quintetto Banchi, si adegua stavolta Obradovic, il vantaggio Virtus raggiunge la doppia cifra ma non si dilata ulteriormente. La partita si incattivisce decisamente dopo un fallo tecnico a Smailagic, con Punter a segnare un 3+1 per il nuovo -6. Mickey fa due disastri, sbagliando una schiacciata e facendo fallo sulla penetrazione di Avramovic che non trasforma il 2+1. Incredibile per lo sforzo e la qualità del basket espresso dalla Virtus, ma il Partizan è ancora a -4.
Tutto da rifare per la Virtus con Belgrado che impatta a quota 62 dopo un altro errore di Mickey, partitaccia la sua, con il n.e. di Zizic che si iscrive in cima alla lista dei misteri di serata. Sorpassa il Partizan con una tripla di Nunnally ed è grande la risposta di Lundberg, ancora pari a quota 67 a 6’14”. La partita sembra cambiare padrone quando il Partizan va due volte a +3, poi a +5, ma la Virtus resiste e con un minuto pazzesco di Cordinier impatta di nuovo. +2 di Smailagic dalla lunetta, e si entra nel Lundberg time. Tripla, film già visto, film bellissimo, +1 Virtus. Va di là Punter, stavolta la difesa di Hackett è perfetta, rimbalzo Virtus e +3 con Abass freddo in lunetta. La difesa della Virtus si supera sulla rimessa di Dozier, che ci mette forse otto secondi a batterla nelle mani di Abass che schiaccia in contropiede il +5.
Vince 88-84 la Virtus una partita di enorme intensità e grandissima importanza.
Partizan Mozzart Bet Belgrado
Smith 7: inizia benissimo in attacco, in difesa è molto costante finché gli viene concesso campo ed è l’esterno del Partizan che meglio limita Belinelli.
Leday 5: trasparente, la partita non passa mai dalle sue mani.
Avramovic 8: nettamente il migliore dei suoi, sia in costruzione che in finalizzazione, la difesa della Virtus ha molte difficoltà a limitarlo. In difesa gli viene concesso molto, e molto usa per disturbare il portatore.
Koprivica 6.5: risulta forse il migliore dei tre centri alternati da Obradovic, nel finale fatica sui cambi sul pick and roll ma con lui il Partizan gira meglio che con Kaminsky.
Punter 8: il miglior realizzatore dei suoi, molto preciso soprattutto nei momenti caldi della partita. Si spende molto anche in difesa. I fischi della Segafredo Arena all’uscita per 5 falli sono di sollievo.
Smailagic 6.5: numeri in attacco non scintillanti ma enorme efficacia in difesa su Shengelia e grande durezza in area.
Nunnally 7: killer invisibile, non ci si accorge della provenienza dei suoi punti a tabellino ma alla fine rischiano di pesare. Scompare un po’ nel finale.
Andiusic n.e.
Dozier 5: qualche punto in attacco ma piuttosto disastroso in difesa, con amnesie visibilissime.
Ponitka 5: sta in campo più di 13 minuti senza incidere.
Kaminsky 5: il Partizan è quasi sempre meglio nelle versioni con Koprivica. Poco produttivo in attacco, in difesa vedi alla voce Avramovic: gli viene concesso molto ed è bravo ad adattarsi picchiando dall’inizio alla fine.
Caboclo 5: 2 minuti negativi, non vede più il campo.
Virtus Segafredo Bologna
Cordinier 7.5: si spende moltissimo in difesa, fatica in attacco fino a due minuti dalla fine, quando la sua energia riprende per i capelli una partita che sembrava andata
Lundberg 8.5: l’ha fatto ancora, di trasformarsi in quello col 23 rosso nell’ultimo minuto. Aggiunge un 6/6 da 2 e 5 rimbalzi, partita totale.
Belinelli 7.5: gioca tanto, tantissimo, a volte è in debito di ossigeno ma a tratti domina la partita anche se le percentuali non sono buone.
Pajola 6.5: ordine davanti, difesa al solito dietro, non incide come altre volte.
Dobric s.v.
Shengelia 6.5: al 30% forse, trova modo di aiutare la squadra davanti e dietro, un gran rimbalzo in attacco il suo highlight di serata.
Hackett 6.5: in enorme difficoltà contro Avramovic, la sua difesa nei momenti decisivi su Punter è di altissimo livello.
Mickey 5: tanti e brutti errori in attacco e in difesa, un solo rimbalzo. La condizione probabilmente è ancora lontana.
Polonara n.e.
Zizic n.e.
Dunston 7: gioca 27 minuti, davvero tanti, e mette in campo una difesa di alto livello. Alla fine è particolarmente efficace sulle difese sul cambio su P&R.
Abass 7: tanti buoni minuti da 4 in un quintetto piccolo che porta dividendi. Decisivo in lunetta ed in difesa nel finale.