La sfida più equilibrata e interessante dei quarti di finale è decisamente quella tra Bertram Derthona Tortona e Umana Reyer Venezia. Entrambe le compagini arrivano con grandi motivazioni e un buon stato di forma. La “matricola” Tortona debutta ai playoff al termine di una stagione straordinaria, chiusa al 4° posto (con record di 17-13) e impreziosita dalla finale di Coppa Italia disputata (e persa) contro Milano lo scorso febbraio.
L’Umana Reyer Venezia, dal canto suo, viene da una stagione altalenante (soprattutto nella prima parte) ma è in grande crescita: dopo aver mancato le Final Eight di Pesaro, gli uomini di coach De Raffaele hanno inanellato 10 vittorie in 12 gare. In regular season il bilancio tra le due squadre è in perfetta parità: vittoria a domicilio di Tortona all’andata, vittoria di Venezia al Taliercio nel girone di ritorno.
Bertram Derthona Tortona
Punti forti
- Talento e spensieratezza. Sono queste le due variabili che possono fare la differenza in questa serie per Derthona. Gli uomini di coach Marco Ramondino hanno conquistato i playoff da neopromossa e non hanno nulla da perdere.
- Il tiro da 3. Tortona è la migliore squadra del campionato nel tiro da 3 punti (38,7%) ma gioca contro la seconda miglior difesa del campionato che concede davvero poche triple agli avversari.
- La rivelazione JP Macura. Top-scorer delle Final Eight di Coppa Italia, 13.8 punti di media in campionato: l’esterno americano di Tortona – fresco di rinnovo biennale – è stato uno dei pilastri di Tortona e ha vinto il premio di rivelazione dell’anno. In regular season ha già dato filo da torcere ai veneziani: molte delle speranze di passaggio del turno per Tortona passano dalle sue mani.
Punto debole
L’inesperienza potrebbe giocare brutti scherzi. Venezia è una squadra solida, organizzata e abituata a certi palcoscenici. Se c’è un avversario in grado di neutralizzare i punti forti di Tortona quello è proprio Venezia. Occhio al duello Cain-Watt: Derthona potrebbe soffrire la forza fisica del centro veneziano.
Umana Reyer Venezia
Punti forti
- La difesa. Il primo punto forte di Venezia (e non è una novità) è la difesa. Gli uomini di coach De Raffaele sono dietro solo a Milano per punti concessi agli avversari (76.57 di media). Se l’intensità difensiva degli orogranata si mantiene alta per tutta la serie sarà davvero dura per i talenti di Tortona.
- Jordan Theodore. Se in questa seconda parte di stagione Venezia è tornata su livelli accettabili, gran parte del merito va al play americano. Il suo inserimento è stato decisivo per risvegliare dal torpore una squadra parsa a lungo “svuotata”.
- L’affidabilità di Watt. Per numeri e continuità di rendimento è uno dei migliori giocatori del campionato. È il vero trascinatore di Venezia e anche in questa serie sarà decisivo.
Punto debole
La fine di un ciclo e il ritmo di Derthona. Le incognite maggiori per Venezia sono quelle che si sono manifestate per gran parte della stagione: prestazioni altalenanti e incapacità di reagire alle difficoltà. Per molti addetti ai lavori Venezia è alla fine di un ciclo e potrebbe non riuscire a contrastare l’entusiasmo e il ritmo di Macura e compagni. Interessante sarà capire quale ruolo avrà Stefano Tonut in questa serie. L’MVP dello scorso campionato – distratto dalle sirene milanesi – ha disputato una stagione non all’altezza della sua fama. Riuscirà a riscattarsi nei playoff?