Voi critici
Personaggi austeri
Militanti severi
Chiedo scusa a vossia…
(Francesco Guccini)
La voglia sarebbe tanta. Grande la tentazione di fare come l’asino di Buridano, un secchio di qua e un altro di là, che non sapendo quale scegliere si lasciò morire di fame e di sete nell’incertezza di una decisione. Asini, in effetti, lo siamo sempre stati (però c’è chi ci batte alla grandissima), e proprio dall’esserlo, tendenzialmente, discende la voglia di impuntarsi, l’istinto della provocazione, magari quella di incasinare il lettore, scrivendo un “pezzo” assolutamente illeggibile, coinvolgendolo in un vortice di confusione.
Sarebbe facilissimo.
Di questi tempi basterebbe riportare, pari pari, la cronaca sequenziale delle posizioni dei vertici del nostro basket!!!
Rinunciando per una volta al politicamente corretto e andando giù con l’accetta…Facciamo il blocco delle retrocessioni.
Ma va. Facciamone una.
Non se ne parla. Le retrocessioni resteranno due.
Facciamolo a 18 squadre, il campionato.
Che ci vuole? Zac… Torino promossa d’autorità.
Ma l’ingegnere Claudio Toti annuncia che lascia, e Roma che farà? Scomparirà o si “riposizionerà” in A2? In entrambi i casi saremmo punto e a capo, tornati a 17 squadre… Ehi, maledetti, che state facendo? State forse sperando che anche Pesaro non ce la faccia, per ritornare a 16 squadre? Che gente. Che per vivere deve sperare che qualcun altro muoia!
Facciamolo, allora, a 20 squadre – qualcuno ha ipotizzato – anche se la tendenza doveva essere quella di arrivare a 14, qualcun altro aveva sostenuto.
Facciamolo a porte chiuse, ma no, finché non saranno aperte… Aperte… aperto…?
Facciamolo all’aperto…
Facciamo così…
Facciamola finita!!!