Gara 4 delle finali della Legabasket è stata indubbiamente una partita poco adatta ai cardiopatici. Come accaduto in gara 3 la Virtus è sembrata più in palla, difendendo forte, eseguendo bene in attacco e trovando tanti protagonisti diversi. Milano ha faticato tantissimo a costruire e se si esclude Shields è sembrata poco brillante in attacco ma è salita di livello nel finale riagganciando la partita e forzando a due overtime. Nel finale una tripla di Teodosic decide una partita pazza e avvincente che si è conclusa sul 93-89.
Virtus Bologna
Mannion n.e.
Belinelli 7: offensivamente è uno spettacolo, in uscita dai blocchi è immarcabile grazie anche ad una grandissima velocità di esecuzione.
Pajola 6,5: tanta energia e pressione sui portatori di palla avversari, mette anche una tripla e gestisce bene il ritmo.
Jaithe 6: finalizza i giochi a due con Teodosic.
Shenghelia 6,5: arma tattica importante con il suo gioco dentro-fuori.
Hackett 6,5: molto positivo su entrambi i lati del campo
Mickey 7: ottime soluzioni dal mid-range e in post. Fondamentale.
Camara n.e.
Ojeleye 6,5: buona prova per l’ex Celtics che dimostra di essere qualcosa di più di un 3 and D.
Teodosic 6,5: illumina con le sue magie che non fanno quasi più notizia, mette anche la tripla vincente.
Abass 5,5: non si sblocca in attacco, prestazione incolore.
Cordinier 6: non particolarmente preciso ma mostra tutto il suo atletismo e lascia comunque una buona impressione.
Olimpia Milano
Hall 5,5: fatica nel playmaking e non trova buone letture, nel secondo tempo mette almeno un paio di canestri.
Tonut s.v.
Melli 7: fa sempre la giocata giusta, soprattutto nella propria metà campo.
Baron 5: mai pericoloso, assente ingiustificato.
Napier 6,5: limitato dalle guardie virtussine, non brilla per scelte ma sale in cattedra nel finale con giocate da fuoriclasse.
Ricci 6: si accende nel finale con triple e giocate importanti che vengono “annullate” dal fallo tecnico.
Baldasso s.v.
Shields 8: prestazione da all-around, è l’unico giocatore dell’Olimpia in grado di creare a giochi rotti, a volte si intestardisce con le soluzioni personali ma ha talento da vendere, 26 punti di pregevole fattura.
Biligha 6: Hines si infortuna e quindi spazio al buon Paul che gioca da onesto gregario.
Hines 5,5: fa male vedere un giocatore della sua caratura faticare così tanto, purtroppo si infortuna e per l’Olimpia piove sul bagnato.
Datome 6: non sempre perfetto ma piazza alcune giocate delle sue.
Voitgmann 6: allarga il campo ma ha anche dei passaggi a vuoto, sufficienza risicata.