Simmenthal e Olimpia Milano di nuovo insieme

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Simmenthal

Nel pomeriggio di domenica 14 gennaio 2024 la società Olimpia Milano ha comunicato il ritorno del marchi Simmenthal sulle maglie della società.

Stavropolous: Un momento bellissimo per i tifosi di Milano. Il binomio Olimpia-Simmenthal rappresenta un binomio di successi e di stile.

Da chi e come è nato l’idea di questo nuovo matrimonio ? L’idea è stata di entrambe le parti. Simmenthal cercava un modo per rientrare nel mondo dello sport e di riavvicinarsi al mondo dei giovani.

Stavropolous: L’idea era di mettere insieme passato e futuro e siamo molto orgogliosi di questa collaborazione.

Presto per parlare di uno sponsor permanente sulla maglia ? L’idea è di una collaborazione duratura, ma è presto per dirlo.

Lo sponsor verrà riportato solo sulle maglie LBA o anche su quelle di Eurolega ? Al momento è solo su quelle di LBA, in quanto le maglie di Eurolega hanno un limite massimo di sponsor.

L’accordo quanto durerà? Al momento l’accordo è previsto per questa e la prossima stagione.

Il legame tra la società sportiva milanese e l’azienda italiana ha rappresentato una delle ere più ricche di successi e trofei, non che l’inizio dell’usanza di usare il nome del main sponsor per identificare le squadre. Tanto da portare molti a pensare prima alla squadra e poi alla nota carne in scatola quando la Simmenthal veniva nominata.

La collaborazione tra le due iniziò nel lontano 1956, quando il marchio Simmenthal prese il posto dell’altrettanto nota Borletti, per non lasciarlo più fino al 1973 quando venne poi sostituito dal marchio Innocenti. Nei 17 anni di sponsorizzazione arrivarono 9 scudetti, una coppa dei campioni e due coppe delle coppe.

Nei 9 scudetti è compreso anche il decimo, il primo che aprì il ciclo e che diede la prima stella all’Olimpia. A livello di successi europei spicca la Coppa dei Campioni del 1966, guidata dal futuro giocatore NBA Bill Bradley (e futuro senatore), che rappresenta il primo successo di una squadra italiana nella massima competizione europea. 

Oltre ai successi, a quel binomio, vengono associate volti noti tra allenatori, dirigenti e giocatori. Al già citato Bradley (straniero di coppa del 1966), Rubini, Gamba, Pieri, Riminucci, Iellini, Masini, Vianello, Brumatti, Ferracini, Bariviera e Kenney. E’ il binomio che ha affrontato il dualismo con la Ignis Varese negli anni 70 e le prime presenze di giocatori stranieri nelle squadre italiane. 

 

 

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