Il coach della Virtus Bologna, Luca Banchi, ha rilasciato un’intervista a Walter Fuochi su Repubblica-Bologna in cui ha parlato a 360 gradi della sua carriera.
Ecco le dichiarazioni più importanti rilasciate dal coach grossetano.
Sul suo carattere
Ho rotto una sola volta, a Torino. Fu detto a causa di fattori ambientali e va bene così, non voglio riaprire polemiche. Sono stato bene a Strasburgo, benissimo a Pesaro, chiamato per progetti che poi non si sono sviluppati. Sono grato ad Ario Costa, uno che ti dice le cose come stanno. Quando ci salutammo gli dissi che sapevo mi avrebbe mentito.
Su Siena e Milano
Ero in scadenza con Siena. A dicembre Ferdinando Minucci mi disse che non poteva rinnovare il contratto. Libero di andare, mi prese Milano. E da lì mi mandarono via loro. Nel 2015, dopo lo Scudetto vinto l’anno prima. Anche a Milano si parlò di fattori ambientali. Avevo perso lo Scudetto con Sassari, tutto qui.
Su un ipotetico ruolo di assistente a Milano
Intervista mia, ma non parlai di Milano. Intendevo che sarei andato a fare da vice a Ettore ovunque, se avesse voluto o vorrà chiamarmi. Messina e Scariolo sono i miti coi quali sono cresciuto.