Final Four: Texas Tech, Michigan State, Virginia e Auburn

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Texas Tech

Dopo una prima settimana di Torneo che ha fatto storcere il naso a tutti per via dei pochissimi upset, Sweet Sixteen ed Elite Eight hanno regalato un notevole spettacolo.
Partite incerte fino alla fine, protagonisti inattesi, infortuni, errori, canestri decisivi, è successo veramente di tutto. Cerchiamo di riassumere e mettere un punto, con un occhio di riguardo per i 4 atenei che hanno vinto il rispettivo regional e strappato il biglietto per le Final Four di Minneapolis: Texas Tech, Virginia, Auburn e Michigan State.

CARSEN EDWARDS SHOW

L’esplosivo scorer di Purdue ha letteralmente trascinato i Boilermakers ad un passo da Minneapolis.
26, 42, 29 e 42 i punti segnati nelle quattro partite giocate al torneo, con la perla degli ultimi 42 segnati contro una delle migliori difese della nazione:

Non ha i centimetri per fare la guardia e l’istinto per fare il playmaker, ma è esplosivo ed atletico, uno scorer simile farebbe comodo a qualunque franchigia NBA. Sicuramente i prospetti nel suo ruolo previsti al primo giro cercheranno in tutti i modi di evitarlo nei vari workout.

 

ZION OVER

Dopo aver vinto due volte consecutive in maniera rocambolesca e fortunosa, Duke non riesce a superare lo scoglio Michigan State, chiudendo così prima del previsto la carriera NCAA di Zion Williamson e RJ Barrett.
Coach K ha la sua parte di responsabilità, Zion è stato ignorato nei possessi decisivi, in favore di un Barrett che ha ripetuto gli errori della sconfitta di inizio stagione contro Gonzaga, attaccando a testa bassa senza un piano in mente.
Zion rimane comunque il primo giocatore che verrà scelto nel prossimo Draft NBA, e non potrebbe essere altrimenti dopo lo spettacolo che ha regalato nel corso della stagione.
Dopo la lottery sapremo il nome del team che potrà contare sul suo enorme talento….

 

TEXAS TECH e AUBURN

Devo ringraziare Culver perchè ha avuto fiducia in me, mi sono fatto trovare pronto. Era un tiro molto importante in un momento molto importante.

Le parole di Davide Moretti a commento di una delle due triple con cui ha esaltato compagni e tifosi nel secondo tempo della sfida vinta su Gonzaga.

Coach Beard è l’uomo del momento, capace di portare all’atto finale un team che per molti a inizio anno aveva ben poche chance di qualificarsi al torneo, altro che Final Four.
Invece i Red Raiders ci hanno creduto, sostenuti da una difesa tremenda, con il rim protector Tariq Owens a presidiare l’area e l’All-American Jarrett Culver sul perimetro. Ed un cecchino venuto da oltreoceano per fare la storia.

Prima volta alle Final Four anche per Auburn, che per aggiudicarsi il biglietto per Minneapolis  ha sconfitto in rapida successione tre blue bloods come Kansas, North Carolina e Kentucky. Gli uomini di Coach Pearl sono primi in Division One per % di palle perse forzate agli avversari, in attacco il grosso del lavoro spetta ai due del backcourt, Jared Harper e Bryce Brown , autori di ben 50 dei 77 punti rifilati a Kentucky. Purtroppo dovranno fare a meno del prospetto NBA Chuma Okeke, infortunatosi gravemente al ginocchio, non prima di aver segnato 20 punti in 25 minuti nel netto successo su UNC.

VIRGINIA E MICHIGAN STATE

Texas Tech se la vedrà con gli Spartans, allenati da Mr.March Tom Izzo. Durante la stagione, a causa degli infortuni Cassius Winston è stato quasi costretto a prendere più iniziative personali in attacco, quando in realtà il suo primo istinto sarebbe di creare gioco per i compagni. Inutile dire che i risultati hanno superato le aspettative.
Gli Spartans giocano di squadra, si passano la palla ed anche i role-player non hanno paura di tirare nei momenti caldi. La tripla decisiva nel successo su Duke è stata realizzata dal big man Kenny Goins, che non ha esitato a tirare nonostante l’1 su 7 da tre nei precedenti 39 minuti.
Nick Ward ora è disponibile, ma Izzo non sembra intenzionato a rinunciare all’assetto con l’ottimo Xavier Tillman al suo posto per ragioni soprattutto difensive. Ward probabilmente continuerà ad uscire dalla panchina, e potrebbe essere un fattore con la sua capacità di mettere punti a referto, anche contro la super difesa dei Red Raiders (occhio ai falli di Owens).

Auburn invece affronterà Virginia, l’unico seed n.1 rimasto in corsa, e, almeno sulla carta, il team favorito per la vittoria finale.
Abbiamo parlato più volte dei Cavaliers, in questa particolare versione hanno molto più talento offensivo del solito, con il duo Guy-Jerome ed il tuttofare Hunter.
Poi certo, se sono ancora in corsa lo devono a questo tiro di Mamadi Diakite:

Dopo una stagione ampiamente sopra il 40% da tre, Kyle Guy nel torneo ha mandato a segno appena 8 delle 38 triple tentate, riuscirà a tornare al suo livello nel momento clou?
Jerome e Hunter sono due sicurezze, nel senso che assicurano sempre un buon contributo both ends, Guy invece è il tipo di giocatore che quando è in giornata positiva può far saltare il banco.

Bella domanda…

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