Mondiali, USA-Francia: Fournier-Gobert condannano Team USA

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Fournier

Seconda giornata di Quarti di Finale ai Mondiali FIBA 2019, si comincia a Dongguan con l’intrigante sfida tra Team USA e Francia, si tratta del 9° incrocio di sempre tra le due squadre (8-0 USA) con gli Stati Uniti che vogliono continuare l’ottimo trend dopo lo spavento turco e i Galletti che cercano l’impresa dopo la dolorosa sconfitta contro l’Australia che li ha costretti a questa partita.

La Francia è subito in partita e conduce 8-12 dopo i primi 5’ con Myles Turner già con 2 falli a carico ed un Kemba Walker da 3 palle perse, gli Stati Uniti però trovano energia dalla panchina nel nome di Marcus Smart che realizza 5 punti nel parziale di 8-2 per il sorpasso (16-14) con 1’54” da giocare, alla prima sirena perfetta parità sul 18-18.

Stati Uniti soffrono sempre col quintetto piccolo, Lessort fa male sotto i ferri ed Albicy realizza la tripla del 22-27 con 7’30” sul cronometro, Popovich rimette in campo Donovan Mitchell e la stella dei Jazz in pochi istanti piazza 4 punti filati per il 29-27 ma la partita non decolla, gli Stati Uniti non riescono a far esplodere il contropiede o a far male alla difesa schierata, con questo ritmo basso la Francia sta bene in partita e raggiunge il +7 (29-36) dopo un 5-0 firmato Fournier-Gobert a 3’13” dal riposo lungo.
Coach Collet capisce che gli USA faticano nel pitturato e cerca costantemente Rudy Gobert, il lungo dei Jazz ripaga la fiducia portando a casa liberi e falli importanti, Smart cerca il furto su De Colo ma commette fallo dal quale nasceranno i 2 liberi per il nuovo esterno del Fenerbahce che varranno il 37-45 a 18” e solo una magia in penetrazione del solito “Spida” allevierà la situazione sul 39-45 al riposo lungo.
All’intervallo Evan Fournier domina la scena con 13 punti (5/11 dal campo), Gobert dice 13+5 rimbalzi ma complessivamente una grande Francia conduce le operazioni contro degli Stati Uniti tornati alla versione contro la Turchia, lenti, confusi e nelle mani dei singoli (Mitchell 15 punti).

Inizio secondo tempo da incubo per gli Stati Uniti, Tuner commette il 3° fallo e la Francia piazza un break di 6-0 chiuso con gioco da 4 punti per Nicolas Batum per il 41-51! La Francia però non riesce a sferrare il colpo del KO, perde lucidità, Gobert esce (piccolo infortunio alla caviglia) Mitchell s’innesca nuovamente e scrive a referto 11 punti con 6 di questi consecutivi per il pareggio USA sul 60-60 a 2’40” dalla sirena, i ragazzi di coach Collet subiscono questa reazione statunitense e la tripla sempre di “Spida” porta i suoi avanti 66-63 dopo 3 quarti di gioco. Per Mitchell 14 punti nel solo 3° periodo su 27 di squadra.

Rudy Gobert vero incubo della difesa USA (FIBA WC)

Gli Stati Uniti, sempre col quintetto piccolo, adesso ci sono per davvero, fanno spendere 3 falli alla Francia nei primi 47” di frazione e il 5-0 firmato Barnes-Walker vale il +7 (72-65) a 8’11” dalla conclusione.
Il rientro di Gobert è un toccasana perché i suoi tornano in partita, la bomba di Ntilikina vale il 76-76 a 4’30” e Fournier segna in penetrazione il sorpasso 76-78 a 3’20”. Team USA torna nel Black-Out, isolamenti forzati dei singoli come lo sfondamento di Barnes a 3’ dal quale arriverà la schiacciata di Gobert per il 76-80 a 2’52”.
Smart subisce un ingenuo fallo da Ntilikina, va in lunetta ma sbaglia entrambi i liberi, il playmaker dei Knicks non ha paura e spara la tripla del +7 a 2’ dalla conclusione.
Kemba Walker prova a fare l’eroe ma non è la sua serata, le sue forzature “uno cotro tutti” sono oro colato per la Francia che a 50” dalla sirena finale conduce 78-84.
Nel finale Walker completa il suo disastro commettendo 1/3 dalla lunetta sul -6 condannando definitivamente i suoi. La Francia ha dominato l’ultimo periodo 26-13.

Momento chiave: Gobert ed il cuore di Ntilikina

Sono stati due i momenti chiave di questa partita ed entrambi nel 4° periodo, il rientro di Rudy Gobert sul -7 Francia ha consentito ai suoi di tornare ad insidiare il pitturato rivale e difendere il medesimo in difesa proprio nel momento in cui gli Stati Uniti avevano iniziato a bersagliarlo.
Il secondo è firmato Frank Ntilikina, 5,7 punti media in questo mondiale e risaputo non un grande tiratore dalla distanza, commette un ingenuo fallo su Smart e dallo 0/2 dell’esterno Celtics ha il coraggio di prendere e segnare la tripla ammazza partita per il +7 francese.

MVP: Rudy Gobert

Evan Fournier è stato micidiale come sempre ma la presenza del lungo dei Jazz è stata decisiva per le sorti della partita; con lui in campo Team USA non ha mai trovato una soluzione anzi, andando col quintetto piccolo si è consegnata delle mani del buon Rudy. L’attacco ha lavorato sempre bene per metterlo nelle condizioni di far male, lui onnipresente su ambedue i lati del campo e la stoppata ai danni di Donovan Mitchell nel finale è stata la ciliegina sulla torta. Gobert chiuderà 21+16 rimbalzi.

WVP: Kemba Walker

Doveva essere insieme a Donovan Mitchell il trascinatore di questa squadra ed invece l’ha affossata nella partita più importante, 40’ totalmente inesistenti e nel momento cruciale si è intestardito giocando il proverbiale “hero ball” portando a casa non solo nulla ma aiutando la causa francese ad allungare. Chiude con 10 punti, 2/9 dal campo e 4 perse.

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F.M.B
Una vita passata nello sport specialmente nel mondo della pallacanestro, praticamente appassionato di tutti gli sport con una predilezione per quelli Made In USA Admin e fondatore di Basketball-Evolution, collaboratore per Backdoor Podcast per le vicende della Pallacanestro Varese e non solo.

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