La Leggenda narra che alla fine dell’arcobaleno vi sia il nascondiglio segreto del Leprecauno Irlandese con la sua pentola d’oro. Forse è questa che sta cercando Wyc Grousbeck attuale owner dei Boston Celtics che ha deciso di sfruttare l’apice sportivo della sua squadra mettendola in vendita a poche settimane dalla conquista del 18esimo Titolo.
Valore ai massimi storici
Dal punto di vista sportivo, mal si associa l’idea di volersi sbarazzare di una squadra vincente, tra le top 5 a livello globale nel proprio sport e senza una “necessità economica” (no, gli owner NBA non se la passano male..).
Negli ultimi 20 anni però, il valore delle franchigie NBA è schizzato alle stelle, ve ne avevamo parlato qualche tempo fa, basti pensare che solo negli ultimi 365 giorni secondo Forbes la valutazione dei Celtic è aumentata del 28% (VENTOTTO percento, lo riscrivo perchè è un aumento capogiro ) arrivando a 6 miliardi di dollari. Proprio questo è il dato da analizzare:
Wyc Grousbeck ha acquisito i Celtics nel 2002 per un valore di 360 Milioni di dollari. Secondo le società di mediazione che stanno seguendo la cessione (JP Morgan & Chase e BDT & MSD Partners) il passaggio di mano si potrebbe chiudere attorno al valore di mercato della squadra quindi…circa 17 volte tanto.
Tempi Rapidi
Secondo Mike Vorkunov di The Athletic, Grousbeck è intenzionato a vendere la squadra in più tranches (caldamente consigliato dal commissionar Adam Silver che vorrebbe evitare un’altro stallo come nella cessione T-Wolves) ma molto velocemente con la maggioranza delle quote già fuori entro il 2025 ma mantenendo il controllo societario fino al 2028.
Si vuole sfruttare il momento propizio del mercato e del valore sportivo della squadra ma, vengono indicate anche motivazioni familiari: la quota azionaria Grousbeck è infatti divisa tra Wyc 63 anni, e suo padre Irv di 90, tra i quali pare esserci stati alcuni disaccordi sulla gestione del team, il figlio più orientato ai risultati sul campo rispetto a quelli di bilancio.
Ultimo ma non per importanza, il voler monetizzare: Sempre Vorkunov riporta come diversi Owner NBA abbiano una grande ricchezza in termini di Asset ma poca effettiva liquidità
Possibili Acquirenti
In prima linea ci sono un paio di possibili scalate interne con l’attuale co-proprietario Stephen Pagliuca, già possessore del 20% della franchigia in prima linea per l’acquisizione di nuove quote e unico ad aver pubblicamente confermato l’interesse. Sport e Finanza indica anche un altro azionista di minoranza come Robert Hale già in società dal 2012 o, come principale outsider, il fratello del patron di Amazon , Mark Bezos fondatore della società di private Equity HighPost Capital con una lunga esperienza nel campo degli investimenti sportivi. Sembra si sia defilata invece FSG Fenway Sport Group, già proprietaria dei Boston Red Sox di Baseball e del Liverpool FC di Premier League.
Quindi tutto facile?
Forse no, in quanto ci sono alcune tematiche che possono allontanare investitori o, probabilmente, permettere di contrattare in maniera forte sul prezzo di vendita:
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- TD GARDEN: i Celtics non hanno un palazzetto di proprietà, il TD Garden appartiene infatti all’owner dei Bruins, squadra NHL che ne percepisce quindi gli incassi. Chiunque acquisti i Celtics si troverà davanti al bivio di continuare sulla struttura esistente o di costruirne una nuova con un ulteriore notevole esborso economico.
- CONTRATTI: i Celtics sono i campioni in carica e nelle ultime estati hanno rinnovato tutti i giocatori cardine del Roster, superando il Second Apron già in questa stagione con forti limitazioni sugli scambi da poter effettuare ma, soprattutto con la prospettiva di superare la Luxury Tal anche nei prossimi anni dove, per l’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo si dovranno spendere cifre pazzesche (7,25 dollari per ogni dollaro sopra il cap). Questo può portare la nuova proprietà a fare subito una scelta, se continuare con questo nucleo vincente preservando la competitività sportiva o smembrarlo prontamente dando precedenza ai bilanci societari.
When the Celtics went up for sale it came as a surprise, but no pro sports league has seen more turnover at the ownership level over the last 5 years than the NBA.
What’s driving the rash of NBA teams changing hands, and details on the Celtics sale: https://t.co/gPWAOrITs1
— Mike Vorkunov (@MikeVorkunov) November 7, 2024
L’NBA, come le principali leghe americane, è mossa in primis dal business e negli ultimi anni, il valore delle franchigie non è mai stato così alto e tanti proprietari stanno cercando di passare all’incasso
Dal 2019 in fatti sono già otto le squadre che hanno cambiato proprietà (Jazz, Nets, Bucks, Suns, Mavs, Clippers, Timberwolves, Hornets), i Celtics sarebbero la nona. Fatto molto particolare se si pensa che le altre top League MLB, NFL, NHL ne hanno complessivamente 10 in combinata.
La vendita dei Boston Celtics solleva interrogativi importanti sul futuro del business dello sport. Fino a che punto arriverà l’inflazione dei valori delle franchigie o, forse in maniera più pragmatica chiedersi…chi sarà la prossima ?