Si è conclusa con un secco 4-0 la serie tra Boston Celtics e Indiana Pacers, un risultato perentorio che ha messo in evidenza i limiti di Indiana senza però fugare i dubbi sui Boston Celtics di questa stagione.
IL FATTORE KYRIE IRVING
In questo primo turno è salito di tono l’ex Cavs è salito di tono prendendosi in mano la squadra nel suo naturale ruolo di leader. In particolare nella combattuta gara 2 mette a referto 37 punti con un 6/10 da tre che fa semplicemente la differenza tra Boston e Indiana, tra l’avere una superstar e non averla. Gli oltre 7 assist di media e il 42% dall’arco sono sicuramente un dato confortante per i Celtics che avranno sempre più bisogno del miglior Irving per proseguire in questa postseason, senza pensare all’imminente estate.
TROPPO POCO MYLES TURNER
In assenza di Oladipo serviva probabilmente un maggior contributo da parte di Turner, troppo poco incisivo nelle quattro gare con soli 9,8 punti a partita. Un netto passo indietro rispetto alle medie stagionali ma anche rispetto ai playoffs 2018, e questo per Indiana purtroppo è un dato imperdonabile, soprattutto in assenza del leader designato. Era lecito aspettarsi qualcosa di più contro i Celtics.
LA COSTANZA DI BOGDANOVIC E LE PROSPETTIVE DI SABONIS
Sempre ottimo e costante il rendimento di Bojan Bogdanovic, il quale in assenza di Oladipo è sostanzialmente il primo realizzatore dei Pacers. 18 di media ma una percentuale dall’arco troppo bassa per i suo standard, non riuscendo cosi ad aprire bene l’area per le incursioni dei suoi compagni.
Mostra progressi anche Domantas Sabonis, che conferma la sua crescita stagionale e il suo ottimo istinto a rimbalzo. Rimane però fondamentale migliorare il tiro dall’arco, vero tallone d’achille in questa serie per i Pacers.
UNA SERIE CON POCHE TRIPLE
Una serie playoffs caratterizzata da percentuali dall’arco, in particolare gara 1 che finisce con un punteggio estremamente basso. Solo 6 conclusioni a segno in gara 1 per i Pacers, ma anche i Celtics non trovano costanza ma hanno quel tanto di talento in più per essere costantemente davanti nella serie senza lasciare speranze a Indiana. Senza tiro da 3 un Upset è sostanzialmente impensabile.
LE PROSPETTIVE DEI CELTICS
Un 4-0 secco era forse difficilmente pronosticabile anche se la superiorità dei biancoverdi era abbastanza palese. Boston convince sul risultato ma mantiene i dubbi se proprorzionati alle ambizioni.
Contro i Bucks (presumibilmente) servirà molto di più, più Irving, più Tatum e più Horford. Ma ci sono note piacevoli per i Celtics, in particolare riguardo Gordon Hayward che seppur ancora limitato dal punto di vista atletico, ha dato segnali confortanti in gara 4, dove sostanzialmente ha deciso la sfida con 20 punti e un ottimo 3/3 dall’arco nei momenti decisivi.
Le ambizioni dei Celtics passano anche dall’ex Utah.