NBA: Curry-Ionescu per la storia e lo Slam Dunk Contest

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Dopo il venerdì che ha aperto le danze, il sabato dell All Star Game NBA, riservato ai contest individuali. Eccezionalmente, è andata in scena anche la sfida tra tiratori, che ha visto Stephen Curry sfidare la vincitrice del Three Point Contest al femminile, Sabrina Ionescu, che lo scorso anno batté proprio il record di punti nella competizioni di Curry.

Andiamo con ordine e vediamo cosa è successo.

NBA All Star Saturday: Skills Challenge

Per il terzo anno consecutivo è la formazione composta dai giocatori di casa a conquistare lo Skills Challenge. I Pacers, col trio Haliburton, Mathurin e Turner hanno conquistato l’evento di apertura dell’All-Star Saturday allo spareggio. Dopo aver vinto i primi due turni, nel challenge dedicato al tiro la squadra formata dai tre All-Star (Barnes, Maxey e Young) ha pareggiato i conti portando la sfida allo spareggio. I tre All-Star, nel round decisivo, hanno impiegato 58.8 secondi per segnare da metà campo, con Maxey a riuscirci, mentre i Pacers hanno ottenuto il successo impiegandoci ben 20 secondi di meno. A regalare il successo alla squadra di casa, il sigillo di Haliburton, che ha poi imitato l’iconica esultanza di Reggie Miller (la choke sign). Male, invece, il Team Top Pick, con Banchero, Edwards e Wembanyama.

NBA All-Star Saturday: 3-point contest

Lillard conquista il three point contest per il secondo anno consecutivo. Ci sono voluti tre round alla stella dei Bucks per confermare il titolo, ma che brividi! Per ben due volte, infatti, Lillard ha avuto bisogno di segnare con l’ultimo pallone disponibile per passare il turno e vincere il suo secondo trofeo nella competizione, firmando 26 punti nella finale al termine di una competizione molto serrata. Nel primo turno Lillard, Haliburton, Young e Towns hanno chiuso a quota 26, mentre Markkanen si è fermato a 25, 24 per Brunson. I quattro a pari merito hanno dato vita a uno spareggio da 30 secondi per determinare i finalisti, con Haliburton che ha lasciato la compagnia dopo aver segnato 12 punti contro i 15 di Young e i 16 di Towns e Lillard.

Nella finale, Towns si è fermato a 22, mentre Young a 24. Lillard, partito per ultimo nel round finale, in quanto campione in carica, ha iniziato bene e il suo punteggio era già a 24 dopo il penultimo carrello, avendo quindi ancora 5 tiri per confermare il titolo dello scorso anno. C’è voluta la “Money Ball”, l’ultimo pallone a disposizione, per confermare il titolo e vincere il suo secondo three poin contest consecutivo, come non capitava dal biennio 2007-2008 con Jason Kapono.

NBA All-Star Saturday: Curry vs Ionescu

La prima sfida tra i migliori tiratori da tre punti NBA e WNBA non ha tradito le attese. La sfida tra Steph Curry e Sabrina Ionescu è stato uno dei momenti topici della serata, dove entrambi hanno messo in mostra tutte le loro abilità dando vita a una super sfida. Ionescu, che ha gareggiato con pallone WNBA ma distanza NBA, è partita per prima e ha realizzato 13 dei primi 15 tiri, rallentando negli ultimi due carrelli, dove ha segnato solo la metà dei tiri, chiudendo comunque a 26 e pareggiando le migliori prestazioni nella sfida degli uomini. Per vincere, Curry ha dovuto tirare fuori una della sue migliori prove, chiudendo a quota 29, soli due punti in meno del suo record, per superare Ionescu.

Una sfida anche dal sapore benefico: ogni canestro realizzato dai due, infatti, è valso una donazione in beneficienza alla NBA Foudation in sostegno economico alle comunità afro-americane.

NBA All-Star Saturday: Slam Dunk Contest

A vincere lo Slam Dunk Contest è ancora Mac McClung, playmaker della formazione di G-League affiliata a Orlando. Nella finale, ha difeso con successo il suo titolo contro Jaylen Brown dei Celtics. A differenza della passata edizione, quando tre delle quattro schiacciate presero 50 punti (il massimo possibile), questa volta solo una volta ha ottenuto i cinque 10 dai giudici. Schiacciata arrivata nel momento decisivo, quando McClung ha chiesto  a Shaquille O’Neal di indossare la maglia del suo liceo con cui aveva vinto la passata edizione, eseguendo poi una schiacciata saltando sopra di lui (altro ben più di 30 centimetri rispetto a McClug) senza aver bisogno di appoggiarsi con le mani. Nel round iniziale, un’altra super schiacciata dello stesso McClung, che ha lasciato il pallone in aria per poi riprenderlo e schiacciarlo, è stata premiata con un 48 che ha portato ai “buuuuu” del pubblico sugli spalti.