“Loyalty never fades away”. In quale modo migliore si potrebbe riassumere la carriera di Dirk Nowitzki? Non a caso, questo è lo slogan scelto dai Dallas Mavericks in occasione della celebrazione di ieri. La franchigia del Texas ha reso omaggio al giocatore che, più di tutti, ha fatto la sua storia dedicandogli una statua fuori dall’American Airlines Center nel giorno di Natale. La posa scelta è stata quella del suo classico tiro, ovviamente, il fade away. Un movimento che lo ha reso celebre e uno dei giocatori migliori della storia, senza però allontanarlo da quella città che è stata casa sua per 21 anni. Lealtà, appunto, che non svanisce mai.
Cresciuto in una famiglia di sportivi, Nowitzki venne selezionato al Draft NBA 1998 dai Milwaukee Bucks con la scelta numero nove. Subito dopo, i Bucks lo scambiarono con Dallas in cambio di Robert Traylor e Pat Garrity. Da quel momento, iniziò una storia d’amore tra Dirk e la città destinata a durare per sempre. A confermarlo ci sono due record su tutti: il tedesco è il giocatore con più presenze nella storia dei Mavericks e il giocatore che ha partecipato a più stagioni con la maglia di una stessa franchigia, ben ventuno.
Oltre a questo, Nowiztki si è affermato come uno dei pilastri dell’NBA post Michael Jordan. Un’impresa non da poco, soprattutto considerando la provenienza del giocatore. Un europeo così incisivo ad un livello così alto non si era mai visto, fin dai tempi di Arvydas Sabonis. Dirk ha impresso a fuoco nella storia del gioco il proprio nome, diventando il miglior marcatore straniero nella storia della NBA e il settimo migliore in generale.
Proprio grazie a Nowitzki i Mavericks sono arrivati a vette mai raggiunte fin dalla loro nascita, nel 1980. Il tedesco li ha condotti, nella stagione 2005-2006, fino alle finali NBA, dove però sono stati fermati dai Miami Heat di Wade. Ma, soprattutto, Dirk li ha portati fino alla cima più alta. Nella stagione 2010-11, Dallas ottiene la propria vendetta alle Finals proprio contro gli Heat e si guadagna il primo titolo della propria storia. Nowitzki riceve il premio di MVP delle Finali e incorona definitivamente la propria carriera. Inoltre, nel 2007 Dirk ha anche ottenuto il premio come MVP della regular season, primo nella storia dei Mavericks.
Troppi sarebbero i momenti da incorniciare del tedesco con la maglia dei Mavericks. Uno dei più iconici, tuttavia, rimarrà per sempre il game-winner contro i Miami Heat proprio nelle finali del 2011. All’avvento di quelle Finals, in pochi avrebbero immaginato una vittoria di Dallas. Soprattutto pensando al fenomenale trio che si trovavano da avversari: Lebron, D-Wade e Chris Bosh. Dopo la sconfitta nel primo match, gara-2 sembrava indirizzata verso lo stesso esito, con Miami sopra di 15 a sette minuti dal termine. In quel lasso di tempo, tuttavia, succede l’impensabile: Dallas rimonta, va sopra di 3 ma una tripla di Chalmers riporta la situazione in parità a 24 secondi dal temine.
Nell’azione successiva, Nowitzki prende palla spalle a canestro: virata e penetrazione, appoggio al tabellone con la mano mancina (infortunata) e canestro. Tre secondi mancanti sul cronometro, Wade corre dall’altro lato ma sbaglia la tripla. Dallas vince, e il canestro di Dirk è il simbolo di tutta una città che per la prima volta sogna la vittoria dell’anello.
Potremmo parlare per ore e ore dell’importanza che Nowitzki ha rivestito nella storia del gioco. L’omaggio migliore, tuttavia, lo hanno reso i Mavericks nella giornata di ieri. Ad un giocatore che per Dallas ha dato e significato tutto, e che ora è scolpito per sempre nella storia della città.
Dirk Nowitzki's statue has been unveiled outside of American Airlines Center 🙌 pic.twitter.com/aY2JxnHEKU
— ClutchPoints (@ClutchPointsApp) December 25, 2022