NBA in tre punti: ancora MPJ, Celtics a valanga, come sta Simmons?

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Fonte Instagram @sixers

Un programma della notte da sei partite, privo di big match, ma colmo di sfide interessanti. Di esse, vi riassumiamo i momenti più importanti, attraverso la nostra consueta NBA in tre punti, con un sapore di déjà-vu.

Denver vince, MPJ si conferma

Denver va apertamente all’assalto del secondo posto occupato dai Los Angeles Clippers, che dopo la vittoria sugli Spurs dista soltanto mezza win. Lo fa grazie ad un Michael Porter Jr stellare nelle ultime due uscite, in cui ha dimostrato l’hype che c’era su di lui ai tempi dell’High School, senza dimenticarsi del solito Nikola Jokic, che è dominatore incontrastato dei momenti a basso ritmo della partita. MPJ stanotte ha scritto 30+15 in 36 minuti tondi di impiego: nelle ultime due partite sta viaggiando ad una media di 33,5 punti e 13,5 rimbalzi, con il 66% al tiro e il 60% da tre. Qualche limite, oltre che fuori, sul parquet è emerso, ad esempio la sua scarsa attitudine al cercare il passaggio, solo un assist negli ultimi 67 minuti in campo. Un dato che si può permettere con questo tipo di efficienza, ma su cui dovrà lavorare per non evolversi in uno di quei realizzatori-buco nero, visti spesso nella NBA.

The Joker, invece, non sorprende neanche più, 25-11-4 contro i SAS. Si alza su un piede, con una flamingo move, e tira da tre con una facilità disarmante, e in più la passa davvero meglio di una guardia. Sembra essere sempre sotto controllo e, quando la partita cala di intensità, semplicemente la ammazza con i suoi numeri. I San Antonio Spurs sprecano un’opportunità in ottica play-in e playoff NBA, vista la sconfitta di Memphis, ma questi Nuggets sono veramente una bella squadra.

149 punti dei Celtics, senza OT…

Una partita senza storia, dal primo all’ultimo minuto, quella tra Nets e Celtics. La squadra di Stevens poteva farsi impressionare dalla caduta dei Bucks, proprio contro Brooklyn, ma invece ha indirizzato la gara nel verso giusto, sin dai primi istanti del match. In questo modo, Boston si è potuta permettere di allargare le rotazioni e di fare un po’ di turnover, facendo riposare Kemba Walker, già soggetto a restrizioni di minutaggio. Nessuno tra i verdi è andato oltre i 21 di Brown, ma tutti e 13 gli uomini che hanno assaggiato il parquet sono andati a segno, con 7 giocatori in doppia cifra, così i 149 punti a tabellone sono presto fatti. A Brooklyn, che comunque raggiungerà i playoff probabilmente, poche colpe, vista l’infinita lista delle assenze. Giusto per ricordarlo, alla sponda bianconera della Grande Mela mancano KD, Irving, DeAndre Jordan, Dinwiddie, Claxton, Chandler e adesso anche Jamal Crawford. Eppure, viste le vittorie di vantaggio accumulate in RS, complice anche l’inconsistenza degli avversari (nella bolla solo i Wizards…), li vedremo con ogni probabilità al primo turno di playoff, con un rischio sweep alto contro i Milwaukee Bucks.

Phila supera Washington, apprensione per Simmons?

Philadelphia, nella tarda serata di ieri, ha svolto il proprio compito, superando i non irresistibili Washington Wizards. Migliore in campo, Joel Embiid con 30 punti e 11 rimbalzi, dall’altra parte doppia doppia da 19+10 per Thomas Bryant, e fin qui tutto bene.

La nota stonata della serata dei 76ers è arrivata da Ben Simmons, che è uscito dal rettangolo di gioco, dopo 22:55 minuti giocati, per un problema al ginocchio. Molta preoccupazione per la sua uscita, tuttavia i raggi effettuati hanno dato esito “pulito” e la sua situazione resta monitorata day-to-dayPotrebbe trattarsi di una lieve distorsione al ginocchio sinistro, ma sicuramente ha prevalso la paura nell’ambiente dei Sixers, più che il resto.

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