NBA: Ja Morant, il candidato MVP che fa volare i Memphis Grizzlies

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Vittoria sui Chicago Bulls. 46 punti segnati, record in regular season nella storia dei Memphis Grizzlies. Ja Morant con la prestazione di stanotte ha segnato per sempre il proprio nome negli albi d’oro della sua franchigia. Il numero 12 però non si vuole fermare qui. L’obiettivo è quello di conquistare tutta l’NBA, di diventarne il futuro se non già il presente. La stagione giocata fino a questo momento ne è la controprova, di un ragazzo che ha fame da vendere.

From underrated to undeniable. La frase che fa da copertina al suo profilo Twitter, presa direttamente dalla sponsorship con la Nike. Delle parole che mai come in questo caso hanno un peso, non sono semplicemente costruite per attirare pubblico. Seconda scelta assoluta del draft del 2019, nessuno si sarebbe aspettato una tale esplosione del talento originario di Dalzell. Il suo passaggio in NBA viene infatti completamente oscurato da quello di un altro possibile talento generale: Zion Williamson. Ja però mette subito in chiaro le cose, e il 3 Settembre 2020 vince il premio di Rookie of the Year. I Grizzlies non riescono ad ottenere un posto playoff, ma l’appuntamento è soltanto rimandato all’anno successivo. Nel 2020 Memphis si qualifica come nona ai play in, dove batte prima gli Spurs e poi gli Warriors ai supplementari. Per Morant 20 punti nella prima gara e 35 nella seconda. La prima serie playoff della sua vita vede come avversari gli Utah Jazz, che eliminano la banda di Taylor Jenkins con un sonoro 4-1. Il playmaker statunitense ce la mette tutta, segna 47 punti nella seconda gara, ma non evita l’eliminazione dei suoi.

La stagione 2021/2022 dei Memphis Grizzlies non inizia nel migliore dei modi. Il record a fine Novembre recita 10 vittorie e 10 sconfitte, e qualcuno si inizia già a chiedere se quello delle scorse stagioni non sia stato solamente un fuoco di paglia. La svolta interessante però avviene quando Morant subisce un infortunio al ginocchio. In quel momento la squadra si compatta ancora di più, come se fino a quel momento non avesse sentito un senso di “urgency” nel fare bene e sfruttare tutte le proprie qualità. I Grizzlies cominciano ad ottenere risultati, l’ex Murray State Racers torna sul campo collezionando numeri da capogiro. Fino ad ora Ja morant sta viaggiando a 26.8 punti, 6.9 assist e 5.8 rimbalzi di media con percentuali del 49.5% dal campo. Quando Ja è in campo, Memphis è infermabile in attacco. Attualmente infatti la squadra di Jenkins è quinta per offensive rating nella lega con 113.1. Il record totale recita 42 vittorie e 20 sconfitte, meglio di loro solo Warriors e Suns.

Le medie di Morant già citate sono altrettante pazzesche, ma oltre a questo il giocatore è anche il terzo miglior realizzatore nel clutch time in NBA. Dalla sua parte non solo solo i numeri, ma anche lo spettacolo. Vederlo giocare è una gioia per gli occhi di qualsiasi appassionato della palla a spicchi, e la partita di stanotte contro i Bulls ne è solo l’ennesimo esempio. 46 punti con 15/28 altiro, 13 tiri liberi segnati, 4 rimbalzi e 3 assist. Record nella storia della franchigia per punti realizzati in regular season. Le sue giocate sono ogni volta più stupefacenti: layup segnati con up and under incredibili, schiacciate realizzate con un tempo di volo che sembra un’infinità. Canestri ogni volta con un tasso di difficoltà altissimo, come il seguente.

 

L’anno sembra essere quello giusto per i Memphis Grizzlies, e gran parte del merito è di un ragazzino di 22 anni. Un giocatore che ha cambiato le sorti di una franchigia che sembrava aver chiuso il proprio ciclo. Un talento che in questo momento viene inserito nella top five dei candidati al premio di MVP. Ja Morant, da sottovalutato ad incontestabile stella futua dell’NBA.

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