Ora che ormai la ripresa della NBA sembra certa, con le 22 squadre designate che si ritroveranno a Orlando per completare la regular season e disputare i playoff secondo il formato standard a cui siamo abituati, è il momento di entrare in casa Los Angeles Lakers per dare un occhio a quali potrebbero essere i possibili avversari nella corsa al titolo di LeBron James e compagni, che al momento dell’interruzione causa Covid-19 occupavano il primo posto nella Western Conference e che, con tutta probabilità, conserveranno il seed anche al termine della stagione regolare, incontrando così al primo turno l’ottava forza dell’Ovest.Allo stato attuale, gli avversari più probabili per i Lakers al primo turno sono i Memphis Grizzlies, seguiti a ruota da Blazers, Pelicans e Kings, tutte appaiate nella lotta per l’ottavo posto.
Memphis Grizzlies
La stagione dei Memphis Grizzlies è andata ben oltre ogni aspettativa, anche grazie all’impatto immediato avuto dal rookie (of the year?) Ja Morant e alla conferma di Jaren Jackson Jr, già diventato punto fermo della franchigia. A questi due nomi si aggiunge il ritorno in campo di Justise Winslow, pronto a dare manforte soprattutto nella meta-campo difensiva e alla buna stagione di Valanciunas. Probabilmente troppo poco per impensierire Davis e James? Forse sì, ma sicuramente questo è un accoppiamento che promette spettacolo e divertimento.
Portland Trail Blazers
La stagione di Portland è stata caratterizzata da pochi alti e tanti bassi, basti pensare a quanti passi indietro i Blazers abbiano fatto rispetto alle 53 vittorie della stagione 2018/19. Dopo l’acquisizione di Carmelo Anthony le cose sono migliorate, ma non abbastanza per entrare nelle prime otto della conference al momento dell’interruzione. In caso di qualificazione in extremis, oltre al duo Lillard-McCollum, sempre pericoloso ai playoff, torneranno a disposizione di coach Stotts anche Jusuf Nurkic (fuori per un orrendo infortunio alla caviglia) e Zach Collins. E incontrare questo roster al primo turno potrebbe non essere una passeggiata, con un Lillard sempre pronto a dimostrare il perché dovrebbe essere sempre incluso nei discorsi per l’MVP.

New Orleans Pelicans
Ovviamente la storyline “Zion e i giovani col dente avvelenato vs LeBron” è di gran lunga quella più interessante in termini di narrativa. La possibilità di vedere i “ripudiati” Ingram, Ball e Hart contro il loro passato in un’intera serie di playoff piace a tutti, e l’aggiunta di Zion che incrocia James e Davis aggiunge un po’ di pepe a una serie che, tornando al piano prettamente tecnico, dovrebbe risolversi abbastanza velocemente a favore dei Lakers, soprattutto considerando che l’unico fattore di disturbo per Davis (la presenza di pubblico ostile e fischiante) non sarà presente a Orlando.
Sacramento Kings
Lo scontro che probabilmente offre meno appeal sul lato tecnico e narrativo è quello contro i Sacramento Kings che, prima della sospensione delle operazioni, arrivava da una serie di sette vittorie su dieci partite grazie alle ottime prestazioni di De’Aaron Fox e Buddy Hield. Certo, anche in questo caso ci sarebbe quel retrogusto di rivincita pensando a Luke Walton e a come sia stato trattato nella stagione precedente, ma qui più che negli altri scenari, lo sweep sembra veramente inevitabile, con i Lakers che probabilmente affronterebbero una serie contro i Kings già con la testa al secondo round, consci della propria forza e del proprio valore.
In attesa che si delinei finalmente il quadro delle otto partecipanti alla post-season della Western Conference, ciò che aspetta i Lakers sulla strada per l’anello è un percorso pieno di insidie e per niente semplice da percorrere. Da Harden a Jokic, tutti gli avversari sono temibilissimi in serie a sette partite, per non parlare dei cugini Clippers, che con Kawhi e George a pieno regime rappresentano forse l’ostacolo più difficile da superare per arrivare alle Finals.