Ammettiamolo, sono stati giorni concitati in NBA ed è passato un po’ da quella che a detta di tutti è stata la trade più incredibile della storia dell’NBA, e non ci siamo ancora pienamente ripresi. Luka Doncic è ufficialmente approdato alla coorte di sua maestà LeBron James, mentre Antony Davis è arrivato in terra texana, scatenando le reazioni più incredule in giro per l’NBA (oltre a quella di Luka, di AD ma anche di LeBron).
If you want to see just how shocking Luka-AD trade is… here’s the reactions of stars from across the league pic.twitter.com/uyIlUXuCb3
— Matt Cole (@MattColeSports) February 2, 2025
Non solo il mondo del basket ma il mondo dello sport in generale, o quanto meno degli appassionati, è rimasto shoccato dallo scambio fatto dai Mavericks, che si erano detti “preoccupati” della tenuta fisica di Doncic in ottica del maxi rinnovo da 354 milioni a cui lo sloveno avrebbe avuto diritto la prossima estate.
Oscar Piastri’s reaction to the Luka Doncic-Anthony Davis trade 😭 pic.twitter.com/NWpAOfjkH1
— ESPN F1 (@ESPNF1) February 3, 2025
Patrick Mahomes pic.twitter.com/wBR3wwtKZA
— Deuce (@deuce_okc) February 3, 2025
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Prima di riuscire a processare l’accaduto abbiamo voluto guardare al passato per cercare di trovare dei precedenti simili negli annali della Lega e abbiamo quindi deciso di formulare una lista delle cinque trade più assurde mai realizzate nella storia dell’NBA.
La prima, quindi, la sappiamo: Luka è un nuovo giocatore dei Lakers (lo ripetiamo per cercare di realizzare, non ci siamo ancora riusciti) e AD dei Mavericks, via con il resto della lista!
5. Wilt Chamberlain approda a Philly
Chamberlain è stato non solo uno dei migliori giocatori della sua epoca, ma anche uno dei più incisivi di tutti i tempi. La sua storica carriera era iniziata nel 1959 coi Philadelphia Warriors, franchigia spostatasi nel 1962 a San Francisco. Tuttavia, nella stagione 1964-65 Wilt fece ritorno in quel di Philadelphia, questa volta con la maglia dei 76ers, coi quali ai playoff venne sconfitto dai Celtics di Russell per la quinta volta in sette anni. La trade di Wilt fece comunque tantissimo scalpore perché avvenne durante l’All Star Weekend del 1965 e poiché gli Warriors scambiarono uno dei (se non il) giocatori più forti della Lega all’età di 28 anni, dopo che l’anno prima aveva portato la squadra alle NBA Finals. Coi 76ers Chamberlain vinse poi tre titoli di MVP, oltre a un titolo NBA nel 1967.
4. The Big ticket goes to Boston
Dopo diverse run ai playoff e una stagione coronata dal premio di MVP, nel 2007 i Timberwolves e Kevin Garnett decisero che era arrivato il momento di cominciare una ricostruzione, questa volta senza Garnett. All’epoca, come ha raccontato anche KG, i Lakers sembravano la meta più appetibile per il giocatore dei Wolves, fino a che i Celtics non portarono fra le proprie fila anche Ray Allen oltre al già presente Paul Pierce, coi quali Garnett andò quindi a formare un trio poi destinato al titolo NBA del 2008.
La trade assunse importanza anche per la contropartita offerta dai Celtics, che in cambio di Garnett cedettero un pacchetto di cinque giocatori incentrato sul giovane centro Al Jefferson oltre a due prime scelte, segnando il più grande accordo per un singolo giocatore nella storia dell’NBA.
3. Shaq dice addio a L.A.
Quella fra Kobe e Shaq è stata forse la relazione più controversa della storia della Lega. Il rapporto tra i due era cominciato nel 1996 con una trade già di per sé inaspettata ed è durato 8 stagioni, passando per la vittoria di tre titoli e molti più litigi, dentro e fuori dal campo. Talmente tanti che nel 2004 è arrivata una delle trade più incredibili di sempre, non tanto perché le divergenze fra Kobe e Shaq non fossero note a tutti, ma quanto più per i risultati che i due avevano raggiunto, vincendo 3 titoli in fila fra il 2000 e il 2002.
Nel 2002, però, i Lakers decisero che non avrebbero potuto continuare così e che il membro della coppia che sarebbe dovuto andare altrove era Shaq e lo scambiarono con gli Heat per nientepopodimeno che Caron Butler, Lamar Odom, Brian Grant e una first-round pick.
Inizialmente gli Heat sembravano aver vinto la trade grazie a uno Shaq in formissima che si classificò al secondo posto nella classifica dell’MVP e vinse un titolo proprio con Miami nel 2006, ma dopo l’arrivo di Gasol nel 2008 i Lakers di Kobe riuscirono a vincere altri due titoli.
2. Fred Roberts e la trade per una draft pick e… due partite
Per alcuni appassionati Fred Roberts è “solo” un ex giocatore che ha calcato il parquet della Fortitudo Bologna prima di approdare in NBA con gli Spurs, i Jazz, i Celtics e i Bucks.
Proprio nel passaggio fra Utah e Boston si è sviluppata una delle trade più strane e uniche che si siano mai viste nella storia dello sport. I Jazz all’epoca avevano richiesto in cambio di Roberts una second-round pick, della quale tuttavia i Celtics non disponevano. Boston riuscì comunque a chiudere l’accordo in maniera un po’ particolare, cedendo a Utah in cambio di Roberts una scelta al terzo giro (usata per selezionare Billy Donovan) e… due partite. Letteralmente, Boston si accordò coi Jazz per giocare due partite del pre-stagione nello Utah, che per i Jazz era una mossa prettamente economica visto il roster dei Celtics all’epoca, con Larry Bird, Robert Parish e Danny Ainge fra tutti.
Sul fatto che l’NBA fosse un mercato selvaggio non c’erano sicuramente dubbi, però una trade fra un giocatore e due partite non ce la saremmo mai immaginata. D’altronde il claim della Lega di basket più famosa del mondo è sempre stato “where amazing happens”, ed effettivamente hanno dimostrato che è proprio così.