Proseguiamo il riassunto settimanale sui più importanti affari e rumors di mercato, da noi già trattati con articoli ad hoc e divenuti incandescenti a seguito della notte del Draft e l’inizio di una a dir poco scoppiettante free agency, col cambio di sponda losangelina di Harrell, l’approdo in Georgia del nostro Gallinari e Rondo, a Detroit di Jerami Grant, e i rinnovi di Joe Harris, Donovan Mitchell, Bertans, Fox e Tatum principali hype.
Non si può non iniziare per l’appunto con Atlanta, decisa ad agganciare i playoff e perciò fra le piazze più attive e nominate, prossima ad annettere Kris Dunn per 10 milioni biennali e player option sul secondo e accordatasi col ribelle Bogdan Bogdanovic, per il quale la proposta da 72M quadriennale non è stata pareggiata dai Kings.
I Clippers, per tappare i buchi da frontcourt, stavano corteggiando uno tra Marc Gasol e Serge Ibaka; quest’ultimo ha dato l’ok insieme a Luke Kennard e Ky Bowman, con Markieff Morris tuttora target nel mirino, mentre l’altro è invece l’ennesimo botto in casa Lakers, coi Raptors pronti a ripiegare sul biennale per Aron Baynes e Alex Len. Non si esclude ora una trade clamorosa per Lou Williams! Gli iper attivi giallo viola dovrebbero inoltre premiare l’ottimo Caldwell-Pope con la conferma a 40 milioni triennali, ingaggiare Glenn Robinson III ed imbastire trade per l’uscita di McGee a Cleveland.
I Grizzlies si accordano per la re-sign di Melton 35M complessivi.
Washington vicina alla firma al minimo di Neto, proseguendo a rinfoltire il backcourt, ora prospero con Payton II, Napier e Jerian Grant.
Ottimo colpo triennale dei Bucks quello di Augustin, primary backup in point guard position seconda a pochi e finalmente premiato con una contender; vicinissime anche le acquisizioni di Bobby Portis a due stagioni con player option nell’ultima e di Torrey Craig, e la conferma di Connaughton dopo la “storiaccia” Bogdanovic. Robin Lopez e Sterling Brown si avviano direzione Wizards e Houston, da dove esce Austin Rivers (Knicks).
Come da noi pronosticato è arrivata l’intesa fra Toronto e VanVleet, presumibilmente sugli 85 milioni quadriennali, e di Dragic a Miami, dove arrivano anche Bradley (two-year deal e team option 2022) e Harkless per 3.6 milioni annuali, e si firma il proseguimento al maximum-salary per Adebayo, ma saluta Crowder sponda Suns per tre tornei. Phoenix ingaggia pure Langston Galloway al minimo.
Dopo l’ok a Trey Burke, Dallas allunga il contratto al veterano Barea.
Sorpresa incredibile la liaison fra Gordon Hayward e Charlotte (si discute di sign and trade attualmente), lui che dopo aver declinato la player option da 34.2M coi Celtics veniva associato ad Hawks e Knicks! Gli Hornets tenteranno ora il waive-and-stretch sul salario finale di Batum per generare cap space di 18 milioni, mentre Boston e Portland pare debbano rinunciare a Paul Millsap, attratto al re-sign annuale in Colorado. I Blazers mettono di nuovo sotto contratto Carmelo Anthony e ci provano con Harry Giles, mentre i Celtics, oltre alla conferma dell’idolo Tacko Fall, acquistano Tristan Thompson per 19M biennali e quasi certamente Jeff Teague.
Jeff Green è ad un passo dai Nets, verso i quali ha espresso desideri Jeremy Lin, mentre Kings e Sixers prendono Hassan Whiteside e Dwight Howard al veteran minimum. Sacramento annette a roster anche Frank Kaminsky con accordo annuale.
Golden State, successivamente al crack di Clay Thompson, cede ai Thunder una prima scelta per Oubre e si accorda con Wanamaker e Bazemore su una stagione. Oklahoma prosegue la svendita cedendo Adams a New Orleans con estensione di 35M biennali, in una trade multipla dove rientrano fra gli altri George Hill, Darius Miller e un secondo giro 2023 e 2024 di Washington e Charlotte. Nola poi estende al massimo la stella Ingram (158 milioni per 5 stagioni).
Accordo fra Rockets e Cousins e fra Pistons ed Ellington, ambedue su base annuale. Intrigante proprio a Detroit la voce di una trade che vedrebbe Blake Griffin e John Wall scambiarsi casacca, ma è ancora tutto da vedere.
Chiudiamo col nostro Marco Belinelli, che lascia gli Usa e rientra in patria (Virtus Bologna).