NBA: Orlando Magic e la solidità che non ti aspetti

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Paolo Banchero
Credit Ipa Agency

“ I Like Watching Orlando…” cosi Shams ha risposto nel podcast Numbers on the boards, sulle squadre da tenere sott’occhio.

I Magic sono uno dei nomi caldi del momento con un record di 9-1 nelle ultime dieci gare per un complessivo 12-7 che garantisce il terzo posto ad Est dietro ai sorprendenti Cavs e ai campioni Celtics senza poter contare sulla propria stella Paolo Banchero, fermo ai box per problemi muscolari dal 31 ottobre e sul loro centro titolare Wendell Carter Jr. dentro e fuori dalla lista infortunati.

Lontano dai riflettori

Si sa, se non sei un big market difficilmente in NBA avrai i riflettori puntati su di te, anche se hai appena concluso una stagione da 47W, fatto i playoff e sei uno dei migliori giovani team nella lega. Potrebbe essere proprio questa una delle armi in più della franchigia della Florida, la tranquillità di non avere troppe pressioni o occhi puntati addosso.

Da quando Orlando scelse Banchero con la pick numero 1 nel draft 2022 ha avuto solo un passaggio in TV Nazionale. Per questa stagione erano programmate 5 partite, ma l’NBA ha prontamente sostituito la loro partita del 3 Dicembre contro New York il giorno successivo l’infortunio di Banchero. Partita che nella realtà eleggerà la squadra vincente del Gruppo A/East dell’NBA Cup, ma al 1 novembre questo non lo si poteva sapere. Di certo è che anche questa frettolosa scelta del Board NBA ha alimentato il fuoco nello spogliatoio della squadra acceso lo scorso.

Facciamo un passo indietro:

La sconfitta in gara 7 al primo turno dei playoff 2024 per mano dei Cavs (parliamoci chiaro, seppur i nomi fossero gli stessi non era certo la Cleveland di quest’anno) ha lasciato non solo una voglia di rivalsa negli Orlando Magic, per un occasione tutto sommato alla portata ma sfuggita di mano più per inesperienza che altro, ma anche, come dichiarato da coach Bickerstaff vincente proprio in quella serie con la sua ex squadra in occasione della sfida contro Detroit, tanta consapevolezza nei proprio mezzi. Consapevolezza che si trasforma in solidità e concretezza in campo.

I Magic erano attesi da una stagione di conferme e passi avanti dopo la prima regular season con un bilancio vincente e un turno di playoff da cinque anni a questa parte, frutto di una ricostruzione fondata sulle scelte al draft (Isaac, Anthony, Wagner, Suggs, Banchero, Black, Howard, Da Silva…) e ben amalgamata da coach Mosley sulla base della continuità e dell’inserimento di un tassello anno dopo anno.
Paolo Banchero aveva iniziato la stagione con numeri da All-star assoluto: 29 punti, 5 assist quasi 9 rimbalzi quando dopo cinque partite un infortunio muscolare ha lasciato Orlando privo della sua stella per almeno un paio di mesi.
Caso davvero curioso, l’infortunio di Banchero ha gettato nello sconforto più l’ambiente esterno che la squadra.

Sotto l’egidia dei fratelli Wagner

 

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Ci sono volute quattro sconfitte, tutte in trasferta (Orlando non perde in casa dallo scorso 29 Marzo) per ricementare le gerarchie e permettere a Franz Wagner di prendere le chiavi della squadra; Risultato? 6 W consecutive e 9 complessive nelle ultime 10 partite.

28.3 punti, 6.5 rimbalzi e 6.9 assist, nelle ultime 10, superando i 30 punti nelle ultime 5. Un deus ex machina che detta i ritmi in entrambi i lati del campo. Settimo della lega per punti segnati, ventesimo per assist, nono per palle recuperate e undicesimo per defensive rating, giocatore della settimana della Eastern Conference, al top del ranking dei giocatori under 25 (per Hoopshype davanti a J-Dub, Ant, Lamelo, Wemby e Garland), serio candidato per il premio di Most Improved e, come garantisce il fratellone Mo nel post partita di Detroit, con una mentalità e consapevolezza nei proprio mezzi che gli permettono di essere efficace nel clutch come contro i Lakers e confrontarsi con le star della lega senza timori reverenziali.

A proposito di awards…indovinate chi è un altro serio candidato ma per quello di sesto uomo dell’anno? Proprio Mo Wagner che in meno di 20 minuti a partita si prende carico della seconda unit e soprattutto si dimostra solidissimo in attacco con una true shooting da top della classe.

Una squadra a trazione posteriore

Perchè il segreto, neanche velato, dei Magic sta nella solidità difensiva: terzo Def. Rating della lega a 105.4 (sceso a 101.5 nelle ultime 9) e un controllo totale sotto le plance che ne fanno la squadra che subisce meno canestri da seconda possibilità 10.5 e meno punti nel pitturato (39.8 nelle ultime 9) dove Goga Bitadze sta facendo la voce grossa. Suggs è diventato ormai una prima diga difensiva di grande efficacia e Black lo sta seguendo a ruota

Proprio Black ha dichiarato dopo la, non bella ma convincente vittoria sui Pistons:
“Ci fidiamo enormemente della nostra difesa, È su questo che fondiamo il nostro gioco. Abbiamo molti giocatori che amano la fase difensiva più di quella offensiva.”

Eh già, perchè il contraltare di questa squadra sta nell’attacco; i 107 punti di media li posizionano al 27esimo posto nella lega, ultimi nelle percentuali da 3 con il 30.9, limite a cui ancora non si è trovata soluzione. KCP, il colpo del mercato estivo, sta tirando dalla lunga con le peggiori percentuali della sua carriera (un quasi imbarazzante 23% su meno di 5 tentativi ) e Suggs, pur incentivato ad osare di più, continua ad essere piuttosto inefficace.

Il più affidabile al momento resta Franz con il 35.7 su 6.2 tentativi mentre buoni spunti si vedono dal rookie da Silva che sta egregiamente coprendo parte dei minuti lasciati liberi da Banchero, îl cui ritorno è ormai all’orizzonte, (prima di Natale indicativamente) sarà lui l’upgrade offensivo da inserire in questo perfetto sistema difensivo?
Quel che sappiamo di certo è che questi Magic sono solidi e vogliono tornare ai playoff per dire la loro.

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